Giuseppe Faravelli - Per l'autonomia del Partito socialista

smettere di "tòntrapporre ad un « duce , in atto un • duce » i" petto, che, come «duce», chiunque sia, varrà quanto il primo. Il Partito non può avere altro duce ,·he sè stesso. Questo sia ben chiaro per chiunque. Bisogna finirla con l'esaltazione degli individui, chiunque siano; b:sogna finirla con quella concezione privatistica del .Partito, in virtù della quale un certo numero di compagni altolocati,_ più o meno benemeriti, sono a priori assicurati di questo o quel posto eminente; bJ un'altra manifestazione di totalitarismo da eliminare è il cumulo delle supreme cariche del Partito, e il cumulo di queste cariche con le cariche ministeriali e aflini nella stessa persona; c) la confusione dei poteri degli organi deliberativi, esecutivi e disciplinari del P&rtito, confusione che genera i peggiori arbitrii ed abusi. Bisogna instaurare effettivamente l'assoluta sovranità delle assemblee e dei congressi e garantire in pieno i diritti delle minoranze; Per la libertà del pensiero socialista cI) la pretesa degli Esecu~ivi di controllare la libertà d1 pensi~ro e di critica dei compagni e la trovata di istituire nelle Federazioni l'albo ufficiale dei propagandisti. L'obbligo della disciplina import& di non compiere atti positivi in contrasto con le deliberazioni della maggioranza del Partito, ma non richiede rinuncia ad esprimei-e liberamente e pubblkament.e, in ogni momento1 il proprio pensiero, sia a mezzo della parola, sia a mezzo della stampa. Di piena athtalità è quindi ancora quanto Filippo Turati scriveva nel 1921 contro i massimai:stl: « ... in Italia minaccia la propaganda e J'azicm:i socialista - non tanto ad opera degli avversari ::ohtici, quanto, che è peggio cento volte, nel seno stesso del Partito - uno spirito di chiostro e di inquisizione, una frenesia di conformismo d~·atto e di incarcerazione d~ll'intellig:enza. che .k .anch'essa una triste eredità della psicologia, e- della censura di guerra e che sarebbe, quando prevalesse, la -:norte e il disonore insieme della dottrina e del Partito. Mentre si parla - senza arrossire flno ai capelli - di « controllo intellettuale» da ordin,.1rsi suita stampa e su1le .manifestazioni del pensiero dei comp.1gni di parte, è opporlur.o, è doveroso ed urgente reagire col fatto e con J'E.isempio,meglio ancora che con semplici proteste teoriche, al proposito dissennato e parricida, che minaccia, nella dignità dei socialisti, la vita e l'avvenire del Parato socialista. L3. libertà si conquista ogni giorno da coloro che ltngono a conservarla perchè se ne sentono degni » (1). O) Op. cii. 22 Biblioteca Gino Bianco 1 I

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