Giuseppe Manuzzi - Il libro de' dodici articoli della fede ...

~ vu }o scrittura, la quale si stimerebbe di presso a dugenta anni. E l' Operette, che noi diciamo sì son queste. La Vendetta di Cristo. Vita e Miracoli di Santa Maria Maddalena. Vita di Santo Alesso. 11 Martirio di Santo Eustachio. La Storia d' Apollonio di Tirb, e di Tarsia (b). Ed è la detta l'avola , e tutti quei libretti, che seguono in quel volume, fuor solamente picciol numero di parole Francesche, d' antico e puro linguaggio, breve e vago oltremodo, e la cucitt"a delle parole con gràziosa e semplice maestria. Dopo un tal giudizio di così fatto maestro in queste materie, io mi ·guarderò bene dall' aggiugnere una sola parol.a in lode di questo Volgarizzamento , non mai stampato , ch'io sappia , e infinitamente più puro , più antico, c leggiadro e vago di quello che pubbli cò il Manni nel IV Tomo delle Vite de' Santi Padri. Che esso· poi fosse allegato nel Vocabolario fino dalla prima impressione ne abbiamo una prova evidente e certa nell' esempio addotto sotto il §. della voce Bandella; la quale (b) Lasciando star per ora, che le Operette contenute nel Codice, sono assai più di quelle che qui ricorda il Salviali; io non vo' tacere un mio antico sospetto, ed è questo: che i l Martirio di Santo Eus tachio~ che nel Codice porta il titolo di Passio San to Eustayio ~ e della moglie ~ e de' suoi fi - gliuoli~ venisse a llegalo sotto il titolo di Sto1·ia di S. Eustachio. i\Ii nacque dall'aver osservato, che gli esempi recati nel Vocabolario, tino da lla prima impt·essione, alle voci Aratot·e ~ e Arroventare~ come tolti dalla Storia~ o Legyenda di Santo Eusta.chio ( Testo a penna, dicono gli Accademici della quarta impressione, che fu già di Baccio Valori ~ e poi de' Guicciardini, al presente nella librCI' ia de' Panciatichi) confrontavano perfettamente col Testo Strozzi~ om 1\Iagliabechiano. Se non che quello che una volla m'era sospetto, ora m' è certezza, avendo potuto esam inare nella libreria Pan.ciatichi la Leggenda di S. Eustachio ~ o , eome dice il Codice, Stayio; e vedere che questa differisce non poco nell a lezione da quella de l Codice 1\Iagliabechiano. In falli ne' due sorrammenlovali luoghi, dove il l\Iagliabechiano recita col Vocabolario : Nel quale erano ara tori~ che aravan la tet·ra.- Comandò che incontanente fosse fatto un vitello di rame; e fosse bene at·roventato per tre dì; il Tes to Pancialichi dice : In questo campo avea lavora.tot'i, ch' aravano e lavoravano . - A mc pa1·e~ se io vcgyio bene, che sia fatt o uno vitello di rame~ e sia scaldato bene. •

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