Henry Barby - Il martirio di un popolo : i massacri dell'Armenia

• ( . ' IENRY B..d.RBY e<Fino alla frontiera turca, cl.ei cavalieri sono. I alla ricerca deJ fanclulli e dei malati dispersi, e si · interessano a far sotterra1~e i cadaveri. e~ 'futti quei fuggitivi sono affamati e ne muoiono, •.j_n. media, quindici al giorno ad. Igdir e qua.: ranta ad Etchmiadzir )). E il sig. Aroutioui.an aggiunge: . << Delle dìecine di migliaia di 1·ifugiati arrivano continu.amente dall'A.rmenia turca. Non si vede I la fine dii queste colonne che si 1nuovono in una -nu. be di polvere. La m,aggior parte dei componenti so~ no: donne e fanciulli, a piedi nudi, sfiniti ed af- · ramati. I r.àc<;onti che essi fanno delle brutalità dei Turch.i e . dei I(urdi esprimono indescrivibili orw ' . . ro1~1. e( Durante l'esodo, nel tumulto delle truppe in ri- · tirata e della popolazione a1nmassata, dei genitori hanno perduto i loro figli e viceversa. Un gran- .- de numero di fanciulli s,enza genitori, non hanno potuto proseguire il cammino e sono n1orti. Tutta• via sono stati raccolti .1noltissimi ragazzi. Così ad .Igdir ed Etchmiadzine sono stati •riuniti cinquecento piccini abbandonati o perdutì. *** 11 21 agosto 1915, il giornale armeno. di Tiflis 1 pubblicava il seguente telegramma inviatogli dal suo corrispondente di. Eri van: (<. T-'acorrente dei fuggitivi continua. Attu.almen- · . I -154 ~ Biblioteca Gir.to BiancQ /.

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