Henry Barby - Il martirio di un popolo : i massacri dell'Armenia

...... i 1l1ASSACRI DELL' Alf.MENlA I Rùssi avevano lasciato Van soltanto pe1· poehi, giorni.; il 7 giugno rioccuparono la città. Questa, in parte, era incendiata; i si1oi canali erano ingombri di cadave1~i di Armeni che non avevano potu- • to fuggire in tempo.· Dopo qualche settimana, ·i Russi permi.~ero ad ' una parte dei rifugiati di ritorn.are riel vilàyet di Van. I\1a l 'evacuazone di Van divenne, di nuovo, . necessa1·ia e i 25 o 30 mila Armeni, che ~rano ri .. to1·nati, ripresero il ca1n1~ino deli°'esilio. *** I,' arrivo degli emigranti nel territorio russo no11 . segnò per essi il termine delle loro sventure. Malgrado I~ benevolenza della popolazione armena del Caucaso e dei comitati arrneni di Tiflis e della regione, fu impossibile soccorrere efficace1m,ente una folla così numerosa e il tifo·, la dissenteria, il colera decimarono i disgraziati, sfiniti dalla fatica e dalle privazioni. -· « Dalla frontiera turca ad Igdi_r (prima località russa), la regione è piena di rifugiati ammassati ~n gruppi, malati e senza mezzi - scriveva verso il 15 agosto 1915 il sig. Samson Aroutiounian, presidente del comitato centrale armeno di Tiflis. - Tutti i campi, tutte le vigne di Igdir 'e di Etchmiadzin• (a 30 I(m. circa) sono invase dai fuggitivi. A lgdir stessa vi so110 20. 000 rifugiati e a Etchmiadzin 45. 000. -l53teca Gino Bianco r

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