Henry Barby - Il martirio di un popolo : i massacri dell'Armenia

~ HE.NRY BARBY Subito, Tahsin Pascià è sostituito, da Djevdet bey, cognato di Enver Pascià, che riceve il doppio titolo di· valì di Van ,e di comandante in capo delle truppe turche scaglionate lungo la frontiera persiana. Da allor~, i comitati americani, ricordandosi del passato, stanno con gli ,occhi aperti. ' Pòi, la Turchia, schi,eratasi ,al {-ianco degli lm- .p_eri Centrali, entra in guerra. I rappresentanti deg1i )Alleati devono lasciare Van e, il 21 novembre 1914, i Turchi scacciano i membri delle missioni francesi. Giunge di1 cen1bre. Numerosi massacri insanguinano, in quel mese e in quello di gennaio 1915, i villaggi lontani del vilayet, nei quali. si stima a 16 mila il numero delle vittime uccise con raffinaJezze inaudite di crudeltà: ·<<' Si fucilavano gli uomini, si sventravano dei fanciulli 1naschi, si .denudavano le donne e_le giovani e si cacciavano, nude come belve, nelle niontagne )), scrive il consol~ d'Italia. a Van, il signor Sbordone, nel rapporto che egli manda il 31 maggio 1915 all'ambasciatore d'Italia a Wetrogrado. E, per sfuggire alla morte, 15.000 contadini circa vengono a rifugiarsi a Van. * * * Nello stesso tempo si app.re·nde che gli Arn1eni incorporati nell'Armata turca, sono disarmati, pr.i- ' vati ,di abiti. e di nutrii~tento, molestati in tutti i modi. Inoltre, Djevdet Pascià, reduce dalla Persia, ove il suo esercito l1a saccheggiato i villag ... SibliÒtecaG ir.10 Bianco

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