Onorevoli colleghi, quale nuova gloria e quale glorià. maggiore se i nostri competentissimi ministri, il prl)sidente del Consiglio e il ministro degli affari esteri, tornando dalle negoziazioni di pace, riportandoci la lieta novella che l'Italia è sicura nei suoi giusti confini e le nostre genti sono ridonate all'amplesso della Nazione che le attende, annunziassero anche la liberazione completa e intera dell'Armenia, in modo che questa sua palma del martirio si muti in palma di gloria, nell'olivo di pace da lunghi secoli atteso! Le alate e commosse parole - come vennero definite dallo stesso on. Presidente del Consiglio - dell'on. Luzzatti, più volte interrotto da applausi, sono alla fine accolte con una generale e calorosa ovazione, alla quale prendono pure parte le tribune. Una viva commozione assale tutti. Tutta la Camera ha un sol fremito, un solo scatto. · , Come allo scoppio potente dell'affetto unisono di tutti i cuori, l'aula maestosa risuona di entusiastiche acclamazioni per l'unità e l'indipendenza dell'Armenia, la quale con imperitura gratitudine, ha posto già, nel Pantheon delle sue sacre memorie, l'effigie venerabile del suo difensore, che più di qualunque altro, soffrì e soffre per essa; che l'ama di vederla redenta, felice nella sua indipendenza. Gli Armeni, che ebbero l'alt.o onore di godere la sua stitua,- non dimenticheranno con qual ardore, con qual pas- -sione Egli difese, in tutte le circostanze, la loro causa, la sua squisita bontà nel proteggerli, l'affabilità nell'ascoltare le loro giuste doglianze. Più che un patrono, S. E. !'on. Luzzatti è per gli Armeni la perenne fonte di conforto per continuare l'arido percorso, per giungere alla terra promessa, al sacro suolo dei loro antenati, consacrato, più volte, col sangue dei loro cari. L'indomani di questa solenne manifestazione l'on. Presidente del Coµsiglio, rispondendo a differenti ordini del giorno, con particolare deferenza rivolse le sue parole all'onorevole Luzzatti: 81b ioteca Gino Biartco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==