Domenico Zanelli - Per l'apertura solenne della scuola di metodo nella città di Forlì

13 la religione. Senza di essa come contenere r amhi t io;o non soddisfatto, il cilladino che solto il pretesto di giorarc alla patria soddisfa a private sue vendette, il facinoroso et.~ nulla ha tla perdere, il dolto che si cr~dc ci solo capace di governare, c il po'•ero dannato dalla necessita n continuo, ma non ben compensato la,•oro? Come frenare tante c si bollenti passioni? Io insisto sulla re ligiosa educazione, perché essa sola può migliorare la nostra sorte; per· chè ora più che mai sono necessarii ma:;(strati integcr rimi, scri ttori onesti, ci ttadini pacifici, e morigcmti. Insisto sulla religiosa educazione perche l' uomo non è là tt.o per la l••rra soltanto, ma per !a eternità, perchè egli ha un' ;mima im mortale, che dev'esser posta sulla bilancia della di,ina giustizia, o:.de ricel'ere la corona o la punizione di sue azioni. Ed ,ho ferma speranza e meglio dirò ferma persuasione che og ni maes tro, che ogni ci ttadino, ogni italiano abbraccierà questo mio principi o, che è principio di verità, perchè la nostra patria non sarà mai felice e grande se i cittadini non \•i saranno religio<i ; noi non S3l'cmo mai veramente libc•·i, senza dd la r eligione, che sostiene e santifica la vera libcrla. Gu idato da qurste idee io mi sederò fra ,-oi non come maestro, ma come amico, come fratello; vi ~arlerò con franchezza, e ascoltc•·ò ogni vostro consiglio, apprezzerò le vostre opin ioni. Or a voi specialmente che già avete assunto il ministero di maestro, o siete per assumerlo, io di • riggo le mie parole. Nelle scuole a \ 'OÌ affidate siete chiamati a svi luppare la intelligenza di tanti pargoli e a dar loro una direzione morale, siete chiamali a g uidare sul retto sentiero le più care spera m-e della religione , delle famiglie e della patria ; siete chiamati ad essere i padri d i coloro che sortirono da natura parenti snaturati o aiTa tlo ignar i di ogni morale principio. La religione ,,i affida un' anima redenta perchè la innamoriate del cielo , pcrcloè ne d irizziate a Dio i pensieri c gl i a!Tetti : le fami glie 'i affidano un loro tesoro, perchi: il custodiate, una loi'O pian· ticella, pc•·chè la di•·izziate, se fosse per prendere callir•

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