Gli animali alla guerra - Giulio Caprin

126 Un cuculo spronedi Sagradosaliva avvicinandosi finoalle groppeschiacciatedelSanMi– chele,e si allontanava lungoil Vipacco invisibile,verso le Porte di ferro az- · zurre, lontane.Ma era anchepiùbello, di una graziapastoralee boschereccia, alla nostra sinistra, nell'ondulamento plasticodei colliscendentidal Corada, appoggiatialla diga calcareadel Sabo– tino, ai terrazzialpestridi Ternova. Cosìbelloe cosìstrano. Perchèpro– prio quei colli, freschi e ombrosi,che con l'ultima propaggineci nasconde– vano Gorizia,dovevanodare i propri nomiallagloriafunebredellabattaglia: Oslavia,Peuma, il Podgora,il Calva– rio? Possibileche nei valloncelli,pro– fumati d'erbe aromatiche, fioriti di or– chideesilvestri,si nascondessero le bat– terie? Che i prati fossero scavati di Biblioteca Gino Bianco

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