Ignazio Cantù - Gli ultimi cinque giorni degli austriaci in Milano

~. tUizione ., della quale veniva data al pubblico solenne fonduta speranza. Sia tutelata !Hiunque lo lHibhlica e privat,a sicurezza, nè gli indivitlui nhhiano n temere di vedersi 1'8Jliti alle loi·o fumiglie, per essere deportali in lontane ed estruuee regioni senza conoscerne il perchè. I padri, le madri, le mogli , i tigli non nhbio no nd ogni rornore che rompe il silenzio della notte , nd immnginarsi gli agenti di polizia invadere il santo asilo di famiglia onesta, sturbata la domestica pace, vedersi rapii~ gli oggetti più cari al loro cuore , ad onta che nessuna taccia di colpa venga loro rinfacciata . V Ec· cellt>nza Vostra può ben comprendere che non sono tali utti che ponno l'annodar fra loro in iscamhievole amicizia i popoli che obbediscono ad un medesimo scettro , nè questi con coloro che esercitano in nome 1li principe clementi ss imo un' autorità che ci limite•·emo 11 chiamare rig<•rosa. Confitta novellatucnte la Congregazione della R. Cituì di Milano che non abbia nd essel' vana questu rispet· tosa rimostranza, e che l' E. V. saprà appoggiarla eon tlllla l'energia di un drgno magist•·ato che fu sempre difensore della giustizin, pt·otcttol:e dell'innorenzn, pro· pugnatore dell' equil<ì. Sott. il Podestà e tutti gli .4ssessori. D vedi pog. . ~~ (t). . 11 giorno 20 febbraio t847 , in aveva presentata al goYemo una petizione pel' istaltilire 111' istituto di mutuo soccol'so fra i maestri di Milano e suo ci•·con· dt~~·io. lVIi fu al H otLoiH'e succes5i vo l'estituila la rlo· manda coll' nvvertenzn che hioognava. sminuzzare di più alcuni par'ngru6 del progetto du me proposto. Il ì 8 ottobre Jimundui al governo ie minuzie Il a

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