Ignazio Cantù - Gli ultimi cinque giorni degli austriaci in Milano

nocn MENTI. ..f vedi pag. 9 (2). l~cco il fnmoso proclama di Rarle tsk.y : Sun l\lues tù l' impera tore, determinato n difendere il regno Lombunlo-Veneto, come ciascun 'altra parte de' suoi Sta ti contro quahinsi attacco del nemico, vengn dal Iii fuori o dal di dentro , secondo i suoi dil'itti ecl il suo dover·e, mi hu permesso , pel· mezzo del maresc iallo di Corte a ciò incaricato, di r enrler uoto a tutte le truppe dell' m·matu che stanno in Itnlin, questa sua determinazione, persuaso che questa suu volontà tro. verà validissimo nppoggio nel val01·e e nella fedeltà dell' nnnata : - Soldati l voi avete udito le parole de ll 'imperatore : io sono altero di furvele note : contro la vostra fedeltù c valore si rompernnno gli sforzi del funtlli smo e dello spirito infedele d'innovazione, come (rnyil c vetro COIIli'O u11a 1·occia. Salda fr l!mc uncora la spada che ho impugnnto con onore per sessantucinque onni in tante buttaglie, saprò adope rarl a per difendere la tl'il lli(Uillità d'un paese JJOCO tempo (<t (d iciss imo , e che ora una f~tzio n e frenetica minacda di precipitare nella miser·ia . - Soldati ! il V05tt•o imperator e conta soprn Ili voi ; il vo-

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