Volontà - anno XX - n.12 - dicembre 1967

si riprende più in mano. e resla so– lo come il ricordo cli un passatem– po puerile. E i ben pensanli hanno ottenuto il loro scopo. E' perciò opportuno riprendere in mano c1uesto libro e seguire Gul– liver nelle sue avventure, una volta fat1i adulti. Hileggiamo, anz,itullo. il doC'umento redatto dal re di Lii lipuL in cui il nanarello viene chia– mato «potentissimo Imperatore. i cui dcmini si estendono fino agli estremi ciel globo; monarca dei mo– narchi. più alto dei figli degli uo– mini; i cui piedi premono la lerra fino al centro e la cui tesla batte contro il sole; il cui cenno fa tre– mare le ginocchia ai prìncipi della !erra; dolce come la primavera. do– vizioso ccme l'estate, frutlifero come !"autunno. terribile come l'inverno»; e potremo così renderci conto della satira spietata con la quale il nostro autore vuol colpire i potenti del mondo. rappresentati sotto l'aspetto di « omuncoli », così compresi di se stessi e delle loro cariche che fini– scono per prendersi.. sul serio. c. soprattutto. - danno ancor più gra– ve, - per farsi prendere sul serio dai sudditi, i quali si commuovono dinanzi alle incoronazioni. alle ve– sti ed ai paramenti d'occasione, al– le parate, alle cerimonie, e giudi– cano la divertente farsa, evidentis– sima quando sia trasportata tra i Li!lipuziani, come clotr.la cli reale consislenza. In questo potente Impero sono in letta due partili i quali si contrad– distinguono per l'altezza dei tacchi. L'Imperatore parteggia per i tac– chi bassi, ma l'erede al trono giu– dica opporluno portarne uno alto e uno basso. E' ovvio che la parteci- 706 pazione di J. Swift alla politica del suo tem1>0 lo aveva rese edolto del– la conformistica psicologia di colo– ro che aspirano al potere, e dello sciocco consenso cli coloro che sono ~ottoposti. Era anche al corrente della «serietà» del contenuto dei partiti politici. e sapeva in base a quaìi illuminati criteri i capi si scel– gano i loro uomini cli fiducia: « un giorno l'Imperatore volle farmi as– sislere ad alcuni spettacoli del pae– se, nei quali quel popolo supera tut– ti. Nulla mi divertì ccme i danzato– ri sulla fune. Tale esercizio viene praCicato solo da coloro che ambi– scono ad alte cariche o ai massimi favori cli Corle. Quando un'impor– tante carica è vacante. cinque o sci cli questi candidati fanno petizione all'Imperatore di poter far assistere Sua Maestà ad una danza sul filo. e chi riesce a saltar più in alto sen– za cadere ottiene il posto. Tali spet– tacoli sono spesso accompagnati da incidenti funesti. Ma il pericolo è molto più grande quando i ministri in persona ricevono l'ordine di far sfoggio della loro perizia; perchè. sforzandosi di superarsi tra di loro e di lrionfare dei loro sottoposti, si rneltono a tale cimento che non \'C n'è uno che non abbia fallo un ca– pitcrnbolo, e parecchi ne han fatti due o tre)>. A Swi.fìt:non era certo ignola la lotta accanita di coloro che sono al potere per riuscire a pri– meggiare; ed era al correnle dei .. salti mortali che son clisposli a fa– re, passando sopra a lutto e tutti. pur di conquistare la carica supre– ma. Cli uomini di governo erano per lui degli abili funamboli. E la caccia accanita agli onori, ai

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