Volontà - anno XX - n.12 - dicembre 1967

vece il coraggio di affro11tare anche pub– blica111enre wia vita poliandrica. Senza ww tale rivoluzione morale quell'istiltlto soffocatore della famiglia che molti gio· wmi sembrano fuggire, è destinn.to cvi– dcl1feme11te a sussistere e il loro atto di fuga l"imarrd w, semplice {atto velleita· rio che i11 11na forma o nell'altra verrd riassorbiro dal tessuto socielario. Gioi'(/ ricordare a questo proposito elle l'allo111a11a111e1110 e /'abba11dono della vita familiare, considerata gretla, vossessiva ed egoistica, è 11110 dei pilastri de/fa vre– dicazio11e buddista e di quella evangelica, che videro nel celibalo (•nwnako,;,. = so– lo) ima delle sol11zio11idel problema so– ciale. Il celibato no11 era affatto vincola· lo alla castitd obblig<1loria; i monaci del primo medio-evo, come quelli buddisti di oggi, m•eva,10 ed hanno una normale atti– vi/a sessuale libera. I socialisti del i800 fecero dello scioglimento della famiglia w10 dei loro finali p1111tiprogrammatici. Sono i nostri • beatnik" i11 grado di a– deril"e e unere fede a tali principi di vi· ,a? I miliardari e 11w11ogamici • bealles » 11011sembrano certo avere seguìto ques,a via. J) CELEBRITA' E LAVORO Co11ti111to.Nulla di più sacrosanto della lotta contro il lavoro e la contrapposizio. ne ad esso di una vila di sereno abban· t!ono come è spesso goduta dai popoli « selvaggi ». La predicazione evangelica e quella degli antichi taoisti i11 Cina offro• 110 preziose e pratiche testimonianze a favore di q11es1e tesi che inorridisco110 i benpe11santi. Ma il ritmo ossessivo def lavoro mo· demo, 11011 bisog11a dimenticarlo, è il pro· dolio di u11aaviditd di consumi super(illi, dall'automobile alla televisione, alle folli spese per la moda; aviditd che atterra e co11tami11a tmte le ge11erazio11i crew1do quell'ansia nevrotica di cona al guadagno che e il triste disti11livo della nostra ci– viltti. Non a caso la • civiltà del be11es· sere" cosi ringe il 11ostro « uomo medio» a co11s11mare miliardi di pillole tra11quil– la11ti per riapprendere la gioia del son· no. Chi dice di rip11diare gli effetti 11ega– tivi della civiltd tecnologica, deve, per coerenza, ripudiare tutte le cause che provocano la necessitd del lavoro, disprez· wre ricchezza, potenza, celebritd; ma so- 110 i « beat,iik » preparati a questo? No11 sembra ad esemvio, avere seguito q11esta strada la celebre a11tesig11a11a del 111ov1111en10,«l'esistenzialista" Julielte Greco, che, dalle canzoni cantate nelle « cave • di Parigi, si è consegnata ad tma imvone111e organizzazio11e discografica. Quale delle due strade sono pronte a seguire le ragazze in minigo11na, co11\!fn– re di lrasformare il mo11do ballando per ore lo •shake» nel fracasso nevrotizza11te di locali alla moda? Invece di scuotere a vuoto ver ore gli organi sessuali, ,iandosi l'aria di fare quello che poi, spe,;so, t!on fanno o, se lo fanno, fanno male, agitan– dosi in un esibizionismo deslinato a lascia· re il posto ad una perenne insoddisfazio– ne, quando non all'esercizio successivo del– la 111ast11rbazio11e, souo forse cap1ci di da. re seriamente 1111 colpo di s1111gna alla gelosio ed a/l'ipocrisia e di abban– do,iarsi, senza calcoli, al proprio istinto vrofondo, alla generosird dell'amore iir o· gni momento in cui esso si presenta, e <11.umdo viene richiesto, come fanno i mo. desti abitatori dell'Amazzonia o le donne delle 1ribù dell'Africa ce11trale? S0110 di· svosti a cercare per questa via (non ver quella distmtliva degli st11pefacenti) il riequilibrio delle loro a11ime! it1q11iete e angosciate, con quel coraggio, quella umi{· td e q11ellagenerosità reciproche, cl1e l'at· to d'amore esige se da esso si , twle tra- 703

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