Volontà - anno XX - n.8-9 - agosto-settembre 1967

RECEl\lSIOl\11 .TULIEN TEPPC•: L'hlole 1mtrle (Editions du Centre, prix 21 francs. Ri– chiederlo a André Silvairc, 20. n1e Domnt . Pari-. (V) • l..a premlère panie, quand on ett lcl-bas, c'HI la \'le•· PAUL LUUTAUD L'ultima recensione fotta da E. Armand (J)ubblicala in Deferise de l'llomme "• contemporaneamente o qw1si ne L'/\du– rwt") fu quclla di un libro di questo auto• re - il creatore del dolorismo - che por– tava come titolo ~ Jlistoire libertine drs Grami., l-;crivain$ /rrm<;ais ~. e A1maml, lo a,•t'\a qualificato, non a torto, un'opera di demistificazione. Cho cosa dire oggi di questa nuova op<'· ra se non che essa pure può essere qualifi– cata tale, senza tema d'errore non solo, ma che può anche essere considerata tale pe,r una ragione pili profonda? In effetti. Sf' la prima ci mostra\·a con fine tatto. pertinen– za, e una particolarcg__giata documentazio– ne, il lato libertino e celato di una grande parte- dei letterati france-si, mcltcndo a nu– do la loro manifesta ipocrisia mornlcggian· te, questa tratta del problema più graH~ del tabù nazione-patria, dimostrandone tutta la a~urdità, tutto il ridkolo, tutti i suoi rist.-hi o tutti gli immensi pericoli che porta rac chiusi in sé. Julien Teppe ((Juc-sto enidito discq:,olo di Chamforl, al quale ha dedicato una del• lo proprie opere) è autore di dhersi lihri, tutti ugualment(' di grande inie-resse Egli - che tiene a rimanere in disparte da ottili partito e da ogni clan, <..'Ompletamente 1,– lx-ro ~ è indubbiamente, fra l'ahro, lo slo– ri<.'O che, pensando di compiere un'oper:i di disinganno, tiene a far uso del docu111erto, pill della sua esdusi\11 dialettica. Egli sa. che nel soltoporre all'analisi crilica un qu,11 siasi an·enimento storico. niente è pili , ,1· lido. per cominccre o far meditare, q11an- 10 il documenlo. Presentandoci quindi queslo ,,otumc chi', a parer suo, dev'essere (,'Qllsiderato op('HI • lii umiltà e di raJ!io,ie •, ci ;l\'verh.' cli 11· vero so\·ente preferito • fissare i tloc11me11ti clella watica, cetlerido forl!m11ente la 1u1rola ugli avvocati ed t1i 11rocrmdori •. E dohhi,1- mo dire che egli si è ,eramente atte:luto al proposito di • (,-e,dcr la parola • con fluf' opportunitÌI, e q11esto sicuramente mrrcl• il suo vasto sapere e il SC'IISO profondo che lo ha guidato. Diciamo anche - e ne siamo, al par di lui, convinti - che se infinite so· no le opere che trallano di nazionalismo, cli patria, di pace o di guerra, r:ue sono <111el– lc che osano attaccarsi direltamente all'ido– lo: • (1//a sorgt>11ft> s/l'Sl!!a degli odi ,, tlt>i conflitti•. I capitoli di q11csta antologia, che, in parte, contiene il Rorile2io di quanto t'• u· scito dalle alte menti umane pro o coniro l'idolo patrio e di quanto è stato fissato da molti letterati e da molti uomini cl'inclubbio valore - spesso contraddittoriamente - sono disposti con nrtc e ornali di appmpria– li c.-ommenti, so,·cnte sfiorati da un ~r:l\ e Sf'IISO d'amara ironia. 539

RkJQdWJsaXNoZXIy