Volontà - anno XX - n.8-9 - agosto-settembre 1967

contro le strutture e gli 1\HCINJ ELEVATI del teologo. SUPEHVIS011E DELLA SCIENZA (?) fu un f'St.'rcizio eroico•. Sor– voliamo oo/e11lieri i.u,:li • arg.i11;elevati•, ci so.ien11im110i,n:ece sull'allrilmto • super– , isorc della scienza •. Si 110/i il 1iF1g11alf,Jl.io solitamente ambiguo ecl evang,e/ico usalo dai tlristi r1umulo mi– rmw " co,1/omlere i go11::i e gli ig,wri sui wolJ/rmi cl(•i clogmi cl,e lasciano aclito ,ul intrrrog,atil'i come i nostri, in rispostr, ai , 1 ,wli l)l'r assolut" 11wncaF1za di 1nov, ,:on– ere/e cm1tra1111011g,0110, come al solito, • il mistero•. F.ssi a.iermmw, in/ti/ti, clw il lf'ologo l~ ur. supCr\'isorc della scienza, va/p a clire un su11erscie11zialo,( ::.·i 1Huli, non dicono: alcu· ni lrologi, ma il l<'ologo,) In sost,mz(/, ogni 1'""'" (~ 1111 teologo, (/ui11di ogni JJrf'tr ,) 1111 supn,;/sor<' d,•lln scil'11za. • Dio, per chi crede t' dappertutto, ma più che altrove nelle • dimensioni inacCX'ssibili all'uomo•: fass1mlo ,\ el'itle11/e. com,• vi a1J/1ia 710111/0 accedere 1'11omo di fedr non lo dicono. Non possiamo accettare ,u' 1)er concreto, n<' ,,er defìriitivo. n(' ,,er vrovo inconfu1<1/Jile lt, te– si conclusivo dei teolo,:i, itu11w11toclu'le di– mensioni inaccessibili, clovr nsi collocano Oio. tali doL·reblJero eçsere m1cl1e pn loro, 110icl1(' <' imll'gabil(' cl1r 11rima di essere teologi e creclrnti sono pur'rssi dr,:li uomini. • Onnni la scienza assicuratnsi la liber– L:\• (elle nei tem,,i andati le era staia fe– rocemrnte ne,:llta dalfa cliiesa) dichiara che Dio non l· pili materi,, della sua ricerca e riconOSC<'che non potr/1 essere oggetto di 1111a sua nl'~azione, forSt> l'uhirno imjX'IO degli atei di seconda e ter,a schiera ha ori– ~ine appunto nella delusione che- la scil"n– za ufficiale stia confessandosi impotonle a sondare le pla!,?Jwdo,·c l'uomo di foci" col– loca Dio•. Noi sappit111w, invecf', c/ie scil'n– ::;,,e leologia si sono lrovllt,, l'una di fronte all'altra, 11e/la111erl/r m·11ersaril'.,1:emprecon. 536 trapposte, sempre nemiche, e clie 1" cliiesa oslllcolò la sciew::;(1 vercl1è f/riestll, me,lhmlt' le sue ricerche e le sue scoperte rit•elù t1l1'110- mo alcune • verità • clie il teologo corlle· stò, semplicemente perclu\ st·elaro,10 le men::ogne dei dogmi. Così accadde c/1r ml ogni nuova eonquista della scien::;a,la cl1ie– sa si 1,reoccupù, individuò in ogni sco,wrta un pericolo per lei ecl un aiuto per l'uomo inteso a liberarlo clalla scliiavilrì misli/ìctl· trice della barbarie religiosa. e via l'ia clii' la scien::;a woµredit'll. e 11i1ì l'uomo capiva ed accresceva la prowia conoscenza, vi,ì il dogma si dileguava e più l'ide(/ cli ,m Dio si rimpicciolir:u nel suo 11e11siero. Il proselitismo relig,ioso ,, com/J0S/o sol– tanto di esseri iric011sci: da 1m /alo vi sono i bmnbini che essendo oll'(l[irOrtJ ,/elfo vi• la ben poco possono compre,ulere, dal/',,/. tro vi sono i vecchi, clie, a11prossimmlllosi al tramonto, vengono terrorizzali ,fol JJrelr con il • mistero• defl'al di là. I~ in•a11to la c/1iesa, sostenuta dalla frec/lien:.o dt'gli uni e degli altri, ed assicuratasi ai suoi riti la partecipazione di cottmto vubblico, • ti· ra a campò•, accumulando anime t> cavit"· li alfa faccia clei miseri e dì>i clisere,ltiti. Ma il documento continua rifacendosi atl Alberi F.inslein e conclude: • Alla sua legge (si badi) piuttosto che alla scienz,1 di lui fu raccomandata la presunzione che non si potesse pili parlare di Dio <1uando si dovc\·a confinarlo in uno spazio curvo 111a finito ... •. Così lulto il sapere di t111est'11omo tli genio, per i teo/011,ialtro 11011 è chr un milo: così la chiesa ed il credente cantraf)· pongono alla scienza u!ficiale il sarcasmo e l'ironia, nel cono tentativo di tiare ,m signi• fica/o favoloso. ma sopral/ulto negatir•o, a ciò che il genio d<'gli uomini lw 1,ositiva– me11te dato all'umanità. TULLIO TILOCCA

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