Volontà - anno XX - n.8-9 - agosto-settembre 1967

"GAUDIUM ET SPES,. GLIATEIE VLADIMIRO GAIOLI L A costituzione pastorale Caudium t( l'/ s,>e&, documento c0nciliarc che esamina i rapporti della chiesa con il mon– do contcmpornneo, colloca tra le cose più gravi del noslro tempo, l'ateismo. In tempi lontani si diceva con doloroso stupore: un uomo che sarebbe grande non crede; in tempi pili recenti si è cominciato a pensa– re; crede. dunque non può essere gr:111dc. Il Concilio c"insegna che tutto e due le proposizioni sono errate. Ammette che lo ateismo è una reazione critica contro tulle lo religioni ed, in alcune regioni, anzitutto contro la religione cristiana. Depreca l'ec– cesso di autonomia vagheggiato dall'uomo di porsi fine a se stesso, unico artefice della propria storia. Riconosce infine che l'atei– smo è spesso amore di 1ibertl1 od oggi par– ticolannenle richiesta di libera2ionc econo– mica e soci:1le,. lf /nito clic fu chiesa, dopo due mila an– ni tli intnmsigen::.e ges11itidie e di oscurm,– tismo, onmtf'tlo il valore tli a/cime conte– sla::.ioni mosse cfogli atei a l11lte l" rt'/igJo– ni, ci riempfo di stupore. Queste ammissioni, del lutto ,111001', co11- 1en11te nel documento in questfone. non slufJiscono soltanto noi, gli incretluli, ma and1e i. fedeli t>tl i credenti L'Pt·o/11::.ionestorica dogmaticn e socfole tlellt, chiesa è già arrii:ata a questo punto? Soi. gli increduli, che, come atei, avoe,sia– mo ogni formo di misticismo e siamo. dal– h, nostra l'SJJerienza in materia, ,,orlati a ,li/fidare tielle ammissioni rilascitl/e dallo chiesa t1 scopo pt1rllmente vropngmulistico, 11011 tJl1bocchirmw, restiamo i11 giwrdio 11n– cl1f' sa11viamo cl,e il concilio attuale ,~ sta- 534 lo un tentatioo di /Jlll/o stipulato tra reli– gioni diverse per c011sentire fld esse cl'inse– rirsi nf'/l'ott1wlc p1·og,c~·so socio/e. L,'aggionwmento e la rellifictl di lofrme • verità dogmatiche • sor10 coralleri::.::.ate ,lrd /ntto che le chiese no11 tronmo viù a– derenti ai nuooi tempi la maggior varie de– gli schemi essenziali delle t·eccl1ie dottrine. Se oggi la cliiesa mm11e1te cl1e: 11teismo è spesso amore di lilH'rtiJ dò sijl.nifica che r,er venti secoli costrinse le molt:tuclini a credere e sottostare oi suoi culti e, che gli uomini, oltre t1llesue irn7Jos/11re. s11/Jironoan– che ,,ersec11::.io11~ bestfoli, dw in sostun::.11 vennero v,itlali della loro lil>iertà. Se oggi la chiesa ,~ tlisvosta (I{/ mnmet– tere che ateismo, cio,1 tlssen::.a di religione, • ,1 particolam1ente richiesta di libera:.ione economica e sociale • 1\ cl,inro che religio– ne significa il contrario. Ma il 1mnto che 11iù ir1teressa dell'ag– giornamento ,~ il • movente • il quale. oggi viù che ieri, ci n11vare saturo di fini recon– diti, poi, la ferma colontà che ani111<1 i stwi rt111wesentanli nel tentativo di uscire da q11ell'immobilfrm10 dogmll/ico cui si erano al.!.grapvati ver 71i1ìtli drJ(' mila ,inr1;. Dopo quello che la scien::.a ha dimostra– to ci è di.iicile compre11dere come l'im– mutabile, cioè la cl1lesa, vossa inserirsi nel • mutevole •· ciof' nella società che è in continua trasforma::.ione, sia per l'aiuto che le apportll la scien::.1Jstessa e sia per la spirita eoofotivo et/ emtmcipatrice che con– /orla le ansie dell'uomo in lolla per la pro– prit1 libnazione. i. L'atto di contrizione <lc\la chiesa - continua il documento - riguarda il passa-

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