Volontà - anno XX - n.8-9 - agosto-settembre 1967

Al di fuori dei mo1ivi propri ad ogni ideologia, quali sono le cause di questo follimcnto? Esscn1ialmentc le circo. ~lanze storiche, le quali fecero sì eh<!, fin dagli inizi, la rivoluzione si lrovas– ~c limitata alla Rus~ia cd :1ssumesse quel cara11ere nazionale, il quale le at– tribuì una sola PQSSibilità di sopra\'\'i– ,cre: lo s,iluppo indu~1rialc di tipo capitalista in cui il proletariato \'Cniva sacrificato. Ma ragioni piì.1profonde 1,r,n debbo– no esse taciute: il centrnli~mo (che eb– be imporrnnza csscn,ialc nel follimento della Rivoluzione tedesca), la diffidcn n dei teorici, soprallutto di Lenin, per la spontaneità. Ma rimane una causa che Korsch trascura in tul(a la sua ope– ra: la runzionc esclusiva dell'economia nella spiegazione cli lutti fenomeni. Il marxismo, anche nella sua forma più libertaria assunta presso Korsch, omet• le gli aspct~i individuali dell'uomo: psi– cologici, sessuali ... E Reich spiega così il fallimento della Rivoluzione russa: • La Rivoluzione fallì, al livello delle superslrutture ideologiche, perchè lo artefice cli questa Rivoluzione, - 13 strullura psichica dell'essere Lmano -, è rimasta immutata• (I). Korsch, al quale dobbiamo associare Lukacs (prima dei suoi pentimenti), Otto Ri.ihle, Gorter e Pannekoek, fa parte cli quella scuola marxista che non dobbiamo ignorare, e che, preso l'ini– zio eia una critica radicale del mani– smo ad opera di Kautsky, Bcrens, e Lenin è giunta, allraverso l'eliminazfo .. ne elci centralismo, dell'autoritarismo e attraverso un ritorno alla. spontaneità operaia, a quello che chiameremo: • il socialismo dei consigli •· (I) W. Reich · • The K1.ual rc,·olution •· 532 KORSCH E L'IDEOLOGIA E' pertanto pili interessante ohn.:.pa1;.. sare questo quadro dcli.:, lèoria mar– xista, quadro che Korsch stes:-.o ')UJ>crò \'erso la fine della vita, per ,edere qua– li problemi si pongono ad ogni idc..-olo– gia, sia pure anarchica. L'importantè è, in questo rapporto dialeuico tra lolla sociale e ideologia ri\'oluzionaria, tener presente che un'ideologia non può svi– lupparsi in modo rivoluzionario altro che in unione con la lotta reale di una classe cippressa. Secondo Korsch, ideo– logia e lotta sociale sono i <lue a~pcui di uno stesso fenomeno, affermazione che comporta un esame ideologico dèlle ideologie che sono costruire sul proll'– tariato (marxismo, anarchi,;mo, sinda– calismo rivoluzionario) poichè quest'ul– timo è in una 1alc situazione che: « fo esistente opposizione non saprebbe ror. mare una forza sociale; non ra1>prc. senta ancora degli in(eressi materiali di un tale ,,aJore da poter crgcr')i con- 1ro quegli interessi materiali dei quali l'ideologia dominante è l'espressione • (2). Ciò induce a concludere di non 11- ludersi sul valore e l'efficacia delle ICO– rie rh·oluzionarie che si dibattono fuo ri di ogni lotta reale, cosa che, purtrop.. po, avviene per ogni idea ri\'Oluzionaria attuale, per lo meno nei paesi detti s,·i. luppati. Sul piano filosofico, Korsch insiste sui limiti di ogni ideologia, la quale è contrassegnata dalle condizioni da cui essa scaturisce. Così il materialismo dialettico è un processo che corrispon– de ad un'epoca e a delle condizioni par– ticolari: non può aver valore assoluto. Problemi pii.1 concreti, ma tuttavia (2) P. Ma11iclc • • Les limites de nn1c1r:a. tìon •. · Cahiers dc l'ISEA • AOU11966.

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