Volontà - anno XX - n.8-9 - agosto-settembre 1967

La Rivoluzione non poteva fermarsi incompiuta. Dovette passar ol– tre, sui loro corpi. Cosi, dal febbraio 1793, Parigi e i dipartimenti rivoluzionari sono in preda a un'agitazione che condurrà al 31 maggio. DOVE E CHI SONO GLI ANARCHICI? Che ci resta da fare? Nulla, rispondono insieme il direttorio, Réal e Cormati,n (1), giacchè · lamentarsi degli anarchici e degli uomini « che vorrebbero rivoluzionare sempre> è come pretendere di affermare che tutto è fatto e che la rivo– luzione è finita. La parola anarchici, in uso sotto Lafayette, in uso sotto Luigi XVI, in uso sotto la Gironda, si va ripetendo ora con scandalosa affettazione. Che sia familiare a tutte le corti, lo sappiamo: ma i nostri nuovi poten– tati dovrebbero ritener politico non sbracciarsi tanto ad usarla. Dovreb– bero ricordarsi che, se sono quel che sono, lo devono al vantaggio d'es– sere stati, per i re di prima di loro, degli anarchici, di esserlo stati abba– stanza di recente. Lo stesso signor Réal dovrebbe ricordare ch'é divenu– to una personalità solo per essere stato anarchico, e che potremmo ci– targli il tempo e le circostanze in cui se ne gloria va. Ma passiamo agli uomini che e vorrebbero rivoluzionare sempre». Che cosa sia «rivoluzionare> l'abbiamo detto più volte. E' cospira– re contro uno stato di cose che non va; è tendere a disorganizzarlo per sostituirvi qualcosa di meglio. Ora, flnchè quello che non val niente non è abbattuto, e quello che sarebbe bene non è ancora sorto, io nego che si sia «rivoluzionato> abbastanza per il popolo. Capisco benissimo come, per certuni che giudicano tutto dal punto di vista del proprio interesse personale, una volta che la rivoluzione li ha portati in alto, tanto in alto che non possono desiderare più nulla, sia ora di smetterla di «rivoluzionare». La rivoluzione, a questo punto, è fatta, certo; ma per loro. In Turchia, la rivoluzione è fatta per il gran Sultano; in Francia, sotto Luigi XIV, sotto Luigi XV e sotto Luigi XVI, la rivoluzione era fatta per i Borboni. Ammetto che continui ad esser fat– ta per i miriagrammisti (2), tanto direttori quanto legislatori; conti– nui ad essere fatta per il milione dorato. Ma persisto nell'affermare che non è fatta per il popolo. Eppure, si è detto che era solo per il popolo, e il popolo stesso ha (I) Réal. futuro difensore di Bnbeuf al proces50 dti Vendòme, mnoreggian1 allora col Diret– torio i;ul Journal des patrlotes di:>'8\1; Cormatin cm uno dei capi realisti e sdoani. P) Cioè i funzionari del nuovo regime, il cui trattamento era stato fissato da!la legge del 21 fruttidoro, anno lii (7 sctt. 1795) in miri:igrammi. 500

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