Volontà - anno XX - n.8-9 - agosto-settembre 1967

« Sono essi che.. hanno diviso la società in due classi, quella che possiede e quella che non ha nulla - quella dei sanculotti e quella dei proprietari; essi le hanno spinte l'una contro l'altra>. « Sono essi>, continua Brissot, • che, sotto il nome di sezioni, non hanno mai smesso di stancare la Convenzione con petizioni per fissare il prezzo masstmo del grano. Essi mandano << gli emissari che predicano dappertutto la guerra dei sanculotti contro i proprietari>; son essi che predicano « la necessi– tà di livellare le ricchezze>. Hanno provocato anche • la petizione di quei diecimila uomini che si dichiaravano in istato d'insurrezione, se non si tassava il grano», e che provocavano insurrezioni per tutta la Francia. Ecco i loro delitti. Dividere la nazione in due classi - quella che possiede e quella che non ha nulla. Aizzarle l'una contro l'altra. Recla– mare del pane - soprattutto del pane per coloro che lavorano. Che grande colpa la loro! Chi dei dotti socialisti del diciannovesimo secolo ha saputo inventare qualche cosa di meglio della domanda dei nostri antenati del 1793: « Del pane per tutti?> Assai più parole oggi; ma minore azione! Quanto ai loro metodi per mettere in esecuzione le loro idee, eccoli: « La molteplicità dei delitti», dice Brissot, « è prodotta dall'impu– nità; l'impunità, dalla paralisi dei tribunali; e gli anarchici proteggono quest'impunità, paralizzano tutti i tribunali, sia col terrore, sia con del– le denunce ed accuse d'aristocrazia>. (< Gli attentati contro le proprietà e la sicurezza pubblica si ripeto– no dappertutto, - gli anarchici di Parigi ne danno l'esempio ogni gior– no. I loro emissari particolari e i loro emissari decorati del titolo di com– missari della Convenzione predicano in ogni luogo questa violazione dei diritti dell'uomo >. Poi Brissot rileva « le eterne declamazioni degli anarchici contro i proprietari o mercanti, che designano sotto il nome d'incettatori >. Par– la di « proprietari designati continuamente al pugnale dei briganti»: dell'odio che gli anarchici hanno per qualsiasi funzionafio di Stato. « Appena un uomo occupa un posto, diventa odioso all'anarchico, sem– bra colpevole >. Ed a ragione diciamo noi. Ma è soprattutto interessante di vedere Brissot enumerare i vantag– gi dell'« ordine>. Bisogna leggere questo passo per capire ciò che labor– ghesia girondina avrebbe dato al popolo francese, se gli «anarchici> non avessero spinto avanti la Rivoluzione. <Osservate>, dice Brissot, <( i dipartimenti che hanno saputo inca– tenare il furore di quegli uomini; osservate per esempio, il dipartimento della Gironda. L'ordine vi ha sempre regnato; il popolo s'è sottomesso alla legge, sebbene pagasse il pane fino a dieci soldi alla libbra ... Ma in quel dipartimento sono stati banditi i predicatori della legge agraria; i 496

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