Volontà - anno XX - n.8-9 - agosto-settembre 1967

cittadini hanno murato quel club dove s'insegna ... ecc., (il club dei Giacobini). E questo veniva scritto due mesi dopo il 10 agosto, quando anche i più ciechi non potevan mancare di capire che se in tutta la Francia il popolo si fosse «sottomesso alla legge, sebbene pagasse il pane fino a dieci soldi la libbra•, non vi sarebbe stata la Rivoluzione e la monar– chia e il feudalismo, che Brissot si dava l'aria di combattere, avrebbe– ro regnato forse ancora un secolo come in Russia. Bisogna leggere Brissot per capire tutto ciò che i borghesi d'allora preparavano per la Francia, e ciò che i brissotini del ventesimo secolo preparano ancora dappertutto dove sta per scoppiare una rivoluzione. e I torbidi dell'Eure, dell'Orne, ecc. n, dice Brissot, e sono stati cau– sati dalle predicazioni contro i ricchi contro gl'incettatori, dai sermoni sediziosi sulla necessità di tassare a mano armata i grani e tutte le derrate,. E a proposito d'Orléans: e Questa città godeva dal principio della Rivoluzione d'una tranquillità che non era stata alterata neppure dai torbidi risveglìati altrove dalla penuria di grani, sebbene in essa vi fosse il deposito ... Tale armonia tra i poveri e i ricchi non era nei principii del– l'anarchia; e uno di quegli uomini che si disperano dell'ordine e il cui unico scopo è il torbido, s'affretta a rompere quella buona concordia, ec– citando i sanculotti contro i proprietari>. e L'anarchia creò anche il potere rivoluzionario nell'armata, escla– ma Brlssot. « Chi può ora dubitare del male spaventoso che ha prodotto nelle nostre milizie questa dottrina anarchica, la quale, sotto forma di uguaglianza dei diritti, vuol stabilire un'uguaglianza uniVersale E DI FATTO; flagello della società, come l'altra ne è il sostegno? Dottrina anarchica che vuol livellare ingegno e ignoranza, virtù e vizi, posti, compensi, servigi , . Oh! ecco ciò che 1 brissotini non perdoneranno mai agli anarchici: l'eguaglianza di diritto - pazienza! Purchè non sia mal di fatto! Cosl Brissot non trova parole per esprimere la propria collera contro gli ster– ratori del campo militare di Parigi, i quali domandarono un giorno che il loro salario e lo stipendio dei deputati fossero uguali! Brissot e lo sterratore messi allo stesso livello! E non di diritto soltanto, ma di fatto! Miserabili! Come avevano potuto riuscire gli anarchici a esercitare un potere cosi grande, in modo da dominare perfino la terribile Convenzione, da dettarle le proprie risoluzioni? Brissot ce lo racconta ne' suoi libellt. Sono le tribune, il popolo di Parigi e la Comune di Parigi che dominano la situazione e che s'impon– gono alla convenzione, ogni volta che le si fa prendere qualche misura rivoluzionaria. e In principio,, ci dice Brissot, e la Convenzione si mostrò saggia. 497

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