Volontà - anno XX - n.8-9 - agosto-settembre 1967

FRAMMENTI L'uomo-massa. - Su questo tema a,·e,·o pensato d'intervenire con uno scritto pili esteso; ma sono stato preceduto da un articolo efficace– mente condensalo da Jacques Lambinet. « Psicologia e anarchismo», tra– dotto da« Heclwrch"s /ibertaires» (N. 6. «Volontil», giugno ·67). 11 mio scrilto sostanzialmente sarebbe stato un doppione. persino nc11e citazioni. in quanto anch'io mi sarei basato principalmente sui lavori cli C. C. Jung. Sebbene che - come osserva lo stesso Larnbinet - il celebre trio Freud - .lung - Adler - da un punto di vista puramente sociale non ab– bia rinnegata la società tradizionale. buona parte della loro opera. so– prattutto quella di Jung, è un'an:disi alquanto profonda. nel campo psico– logi1.o. verso lo Stato e le religioni in genere; ed anche se tale analisi deri,·a esclHsi,·amente da una fredda speculazione scientifica. Comunque. come tale. mollo utile anche per lo studioso anarchico. Nel problema deJruorno-rnassa la ragione, finora, si lrova impotente, quando intende risolverlo, o anche solo comprenderlo, nella sua totalità. Può capirne qualcosa solo quando lo si restringe circa i suoi fini. Jn questo caso la risoluzione del problema è meno complessa, ed ovviamente soltanto parzinle; :rnche perchè il fine della ,nassificazione degli individui è operalo da una classe relativamente ristretta. Preso il problema nella sua totalità, la ragione può talvolta intuire do– ve si annidano le incognite del problema. ma beffardamente ci sfoggono non appena tentiamo di metterle in equazione. cioè di metterle in luce in modo definiti,·o. In altri termini, le difficohà s·incontrano quando si tenta di affrontare il problema della « stupidità umana»; intesa in un senso am– pio. e non di naturale deficienza mentale. Difatli l'essenza della stupidag– gine è un problema del tutto umano: 11011 possiamo, e d"altronde sarebbe del tutto ozioso. incolpare di stupidità gli animali; nemmeno gli asini. D'al– tra parte la sua espressione è alquanto indefinibile, poichè anche un'intel– ligenza geniale non è del tutto esente eia una particolare stupidità. Natural– mente - dirò per incidenza e per dovere d'impari:ialitlt - non ne va del lutto esente nemmeno il pensiero ani\rchico. Con altre::parole. non si riesce comprendere il perché. comi! scrive Shaw, « numerosi individui si sentono relati,·amente meglio in uno stato cli coercizione anzichè in uno stato di responsabilità personale»- Perciò sono sostanzialmente d"accorclo con la soluzione « eraclitea » del compagno Viola: « La mia soluzione è una possibilità di lotta senza quar– tiere e senza fine». La pili logica. e d'altronde è la stessa immensa tragedia della storia che ce la impone, anche se non ne abbiamo voglia. Anzi, a mio parere, l'uomo-massa in fondo rimarrà un problema anche se \'um:rnitlt do,·esse diventare totalmente libertaria. Certo che in una si• mile condizione sociale il problema si presenterebbe molto meno inquie- 463

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