Volontà - anno XX - n.3 - marzo 1967

alla ~ocielà libera _ anarchica) ma non l:>Utlidt-ntc.:, per cui si può ,1\'crc un uo. mo $el:l~ualmenre libero e soddisfatto, ma non per qucslo neccssariamenh:! li– bertario. Il dcus cx machina di tutto quesro imbroglio è il diverso concepire l'uomo libt:m. il libertario e la libcrlà. I rigi– di cnnoni tradizionali del rensicro fi- 10::ofic<.1 c<•clono sempre pili il posto ad una visione realistica del mondo, dai contorni vieppiù C\•anesccnti e in– dl'finibili. Così, alla logica aristotelica dell'identità è seguita quella della con- 11"3ddi1.:ionee del paradosso, la verità rii rovandosi in una sinlesi cli coni rari. Cosl, alk, causalità ed :l.lla successione causa-effetto sono succedute la teoria dl'lli.l di;;,li.:ttica e quella <lei divenire • cmt•rgc..'nlt!•, nonchè il conce110 della <1 condi;donc ». Analogamente, il concct. to della libertà si è disciolto. Libertà può l:lignifìcarc tanto adegu.,mento al. la ncccl:ll:lità quanto facoltà di scelta senza limitazioni, quindi anche contro b ncu·sl:lità Messa. Il tossicomane (la– l1: è anche il comune rumatorc) riti1:– ne di essere libero fumando, pur ag.;!n. do contro ciò che è necessario alla salute del suo organismo. D'altro can. h>, I.\ p1 oibizione categorica (nece5,;a– riaim:ntc coattiva) ha tutt'allro che il :-..,por<'della libcrazione. Mi si può ob. bii'llare che il tossicomane (per resla. re all'es<.·rnpio) non può cs-.ere libero pcrchè • f)Osscduto • da impulsi esclu– sivi cd aberranti - al che rispondo che la libertà l:lenza impuls:i è inconc~– pibilc, che, anzi, gli impulsi sono la l\'gion d'essere della libertà. Avvertire degli impubi e non poterli ~oddisforc: ecco la mortificazione del proprio esi– s1crc. Ora, ci sono persone (non solo t ir~nni) c.hc ,;oddisfano senza alcuna limitazione i loro impulsi sessuali e ]66 pufino senza le modalità patologiche del sadismo e del masochismo, del 10- no autoritario, della sotlomissione e della ~tl-ssa gelosia. Un i.!Sempio tioico ci è offerto dalla promiscuità e dallo a.noie crgiastico dove, anzi, lo scambio e la sincronia delle emozioni erotiche sono causa di accrescimcnto clclle emo_ zioni stesse. Ebbene, tali persone, li– bere sessualmente, non ~ono necessa– riamente libertarie. Non solo, ma ciò che in tale campo giudichiamo pato_ logico non è niente di antinaturalc, giacchè • in natura è... na1urale •, ma è l:loltanto divergente dal tipo più ri– corrente (impropriamente e.letto nor– m~lc) o da un certo tipo da noi as– SllOlo come ideale termine di paragone. La libertà sessuale indispensabile al ratto anarchico (intencliamùCi: al fat– to, giacchè si può es~crc anarchici - e spesso lo si è a maggior ragione - in condizione di assoluta schiavitù) e lo è, dirci, più d'ogni ;_dtra forma di libc-rtà, perchè l'attività sessuale (in– tesa nella sua globali1à erotico-senti. mL·ntale) l'iassume e fond~ la necessi– tà g<.;ne1ica della speck!: e l'istanza mi– stico-affettiva (religiosa) dell'individuo: si direbbe la ragione prima ed ultima del \·iverc, del l011r1rc, del costruire::, di:!! proieua,·si nel ruturo ... Una socie– tà anarchica priva dì libcrt:l sessuale è un nou senso. Ma questa libertà è, l'ipeto, insufficiente. La libe1·1à di cui implicitamenle par_ la il Demma, e con cui concordo, è l'esercizio morale del diritto naturale, m,1 bisogna dirlo, altrimenti non ci si può intendere. E', insomma, la fa– coltà di scegliere e In un tempo la capacità di farlo In manlc=ru morale, se no chiunque opera una scelta (o crede di farlo) è libero e t'Utte le li– bl·rtà si equivalgono. Libertario è,

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