Volontà - anno XX - n.2 - febbraio 1967

lo nel testo, ma di cui sarebbe stata mol- Joro che in parte la sollecitavano, e cioè to utile la trattazione. ai materialisti e ai sofisti. Veniva sem- lnteressante comunque il profilo di So- pre più prevalendo nella vita politica a- erate nella « Parte prima», breve ma elfi• teniese la classe intermedia, dedita ai cace: «Socrate usci. da umile ambiente e traffici e industriosa. Socrate in un pri- suo padre e sua madre appartenevano alla mo momento è con essa, poi subisce nascente classe.: di abili artigiani la quale, un'involuzione, che si fa progressivn un decennio dopo le guerre persiane, era man mano che gli stessi aristocratici ri- riuscita, per la prima volta ad acquistare tt.:ngono opportuno appoggtarli, Si sa.. una posizione di rilievo. Fu questa classe rebbe tentati di stablire un raffronto creata dai nuovo mercantilismo a costituì- con i tempi moderni, anche perchè non re nel V secolo il sostegno della mirabile si può dimenticare che, proprio in qu~- democrazia ateniese». sti ultimi trenta anni, la storia del no- Atene, nel suo primo distacco da!Ja vita stro paese ha visto avvenimenti capaci tribale, va dunque ponendo lo spazio per di travolger<! uomini che avrebbero do- una democrazia, e sia pure una demo- vuto educare Jl nostro popolo, e che crazia schiavista che varrebbe la pena invece lo hanno corrotto. Quindi ripro- di conoscere meglio. E conoscerla me- posto in forma drammatica: chi di noi glio proprio per ammirarla, pur rima- corrompe e chi educa? nendo capaci di giudicarla nei suoi gros.. Siamo cosi. giunti all'ultimo Socrate, e si limiti di « democrazia schiavista•· E senza poter seguire il testo nel partico- non fosse allro che per un omaggio alla lare esame dell'attività socratica nei tem- storia, che \ 1 uole il progresso degli uo- pi intermedi. Qui grandeggia Platone mini graduale e faticose le tappe del che poi a Socrate innalzct"à il più gran- suo cammino, e anche per un omaggio dc monumento con l'Apologia, e che da- a Socrate che proprio da quella demo- gli autori di questo libro viene conside- crazia, in un senso ancora più esteso, è rato come conoscitore soltanto de\l'ulti- costrctto a ben:: sino al fondo la cicuta. mo Socrate. « ... Platone stesso non do- Insomma anche ritenendo che nel pas- vette mai conoscere il primo Socrate ... saggio dal rendimento aristocratico a anzi risultò costituzionalmente incapace quello democratico ;il popolo atk!niese dello sforzo che l'immaginazione storica abbia conseguito grandi vantaggi (e par- richiede per ricostruire· una figura gio- liamo sempre di popolo che viveva con vanile e del tulio sconcertante come il lavoro degli schiavi) non potremo di- ouella del maestro». Ma l':1ltimo Socra- menticare che per giudicare una demo- te è ormai su un piano profondamente crazia dal punto di vista dell'uomo, non antidemocratico e il demo ateniese lo c'è che un metro: la sua massima esten- avverte, e avverte che « il problema So- sione di libertà. Ora da questo punto crate ,. deve essere risolto con la « eli- di vista, che è il punto di vista degli minazione ». Gli autori del libro sono a schiavi, poco o nulla ha contato che a favore del demo e giustificano piena. capo della fazione governativa in Atene ci mente la condanna di Socrate. • Ci si fosse Milziade o Pericle. Certamente una conceda - siamo ormai alla fine dell'o• grande trasformazione sociale era .in pera - di rammentare a noi stessi an- atto, il cui valore sruggiva anche a co- cara una volta che, come ammette Pia- 125

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