Volontà - anno XX - n.2 - febbraio 1967

ione stesso, la restaurazione dcmocrati- gcrc un tradizionale atteggiamento di ca fu attuata con grande moderazione c simpatia verso la vittima illustre. Una che una evidente maggioranza della giu• secolare com,inzione non può essere scaJ. ria fu persuasa che il processo era stato zata da un giorno all'altro. Ma dire che ampiamente giustificato. Tutto ciò do. la morte di Socrate è la morte di un \ 1Tbhc renderci molto esitanti nell'accct· giusto è una affermazione che non si tare la spiegazione convenzionale: che un può accettare senza esaminare critica. filosofo nobile e immune da macchie pe. mente la situazione storica in cui il pro. risse vittima innocente delle passioni cesso ha avuto luogo. Non si può cioè concitate e isteriche della folla incolta sottovalutare che quei giudici erano dc- ed ignornnte, che un'anima innoccnt':! mocratici, e sia pure con i limiti di una fosse sacrificata a!lc macchinazioni dei democrazia schiavista, e che i discorsi di politici senza scrupoli, a quelle macchi- Socrate erano pure cari ed accettati da- nazioni che la sua natura amabile mai gli aristocra1ici, certamente nemici non potè comprendere realmente». solo di quella democrazia, ma di ogni Si deve concludere che è giusto essere democrazia. esitanti. pur senza ubbandonarsi ad a– spri giudizi su Socrate e senza capovol- MICHELE MASSARELU Lettere dai lettori PAUL ROBIN U N PLAUSO a oc Vuloll!à » per avere 11e/ nwnero li, riprodotto l'articolo di Jfrné Bianco su Paul Rohin; ed ,m meritato plauso pure a clii (?) ha awlto l'ouit11a idea - e la fatica - di tradurlo, com ribucndo in tal modo ad allargare e approfondire fo cmwscem:e dei lettori su que!lc1 che /11 la perso11alità e l'opera di P. Rnhìn di cui s'è detto e scritto, finora, ·nnco,·a poco snlla- .. s,ampa-·itlllilma.· Sia di!IIO sem;a l'ombra di idolatria (culto di ven.ona) io ho, - come si suol dire - 1m o'ebolc per Paolo Robin, ed 110 letto e rile110 più volte il libro biog,.afico di C. Giroud, citato da Bianco. Non si può fare 126 a 111~110 di rimanere colpiti e sorpresi da– vawi alla complessità della personalità di P. Robìn, delle sue vaste e universali c~ :,osce11ze, sia sul piano scientifico e filosa-– (icu, sia su quello tecnico-sperimentai~ 111(m11ale ... Non so chi disse di lui: oc Aveva delle mani da "Fata"». E non saprei quale a:;petto della sua individualità si debba piÌI ammirare: quello del sociologo anti– veggenre, quello del pedagogo rinnovato• re, oppure quello del fiero· ribelle j11terna– zio11alista; del nemico delle assurde isti– tuz.ioni ufflciali; dell'accanito avversario lii tutti i conformismi - più o metto legali, com•e11zionali - di tutti quei pregiudizi ed assurdi costumi, nazionalisti, religiosi,

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