Volontà - anno XIX- n.10 - ottobre 1966

~omcnri. Mentre l'argomento rcligio~o ci offr';! una cno1-mc documentaziQne, l'argomento volgare ne è complctamcn– rc sprovvisto. Gli scritti religiosi si cunsen:avno infatti con grande cura, rrwntre quelli volgari o si nascondono o ~i distruggono. Ci sono conventi, ar• chivi e biblioteche rigurgitanti di opc– r.: ri.:ligiosc, ma nessuno ha mai pcn– ~·:.110 <li conservare quegli scritti che \":111110 sotto il nome sprezzante di o– -.-:,mi, cd e un vero peccato, perchè l'c-;c.:niti1 può essere un'esperienza. cd ur. c~rnpo d'indagine interessante quanto quello religioso. Tuttavia quc– ~ta sperequazione documentaristica per noi non ha importanza, pcrchè non è no~tra intenzione tediare il lettore con ILJnghc citazioni o esibizionismi eia e– ruditi. Vogliamo andare direttamente <.1110 scopo e per q1.1esto ci bastano le pili C(lmuni nozioni sui due sentimenti in quc~t ione, forse i più antichi e ra– dicati nell'uomo: religione e volgarità. Incominciamo da quest'ultima: in che C0'-3 consiste? Ridurre la vita ad aie-une ~gradevoli funzioni organiche, oppure elevare lali funzioni ad cspres• ,.:Pni tipidie della vita; il che è la ,;tcs-~a cosa. Considerare gli escrementi e i cattivi odori la vera realtà della vita e tutto il resto una finzione di :--ocicU1 cd un artificio. Questo, in so– stan,a, ci sembra il sentimento vol– gare. '( Sempre la stessa puzzz1! tanti mil– lenni di progresso ma sentiamo sempre la Sl.!-s~,1puzza•. Mi è stato detto da Hna donna in vena di con[idcnze iro– niche. In questo modo di pensare, il fatto della puzza e gli altri fatti affi– ni. son'l quindi i fatti permanenti, la realtà della vita e tolgono importanza nd ogn, allra cosa. Lo stc!ìso concetto ricordo di a\'erlo trovato in una di 574 quelle poesie che girano nascoste nelle sf'uole, in cui tutt::t la storia umana \'e,. niva ridotta a questo fatto della puzza. In perfetti endecasillabi incominciava dalle antiche vestali che nei loro templi spegnevano le sacre fiamme con potenti wffi del sedere e continuava cQn Ci– cerone che colloquiava lungamente ~empre col suo sedere, e via di questo passo fino ai tempi moderni, riducendo t'.ttt: i più nolC\'Oli e riveriti personag– gi delb storia alle comuni particolari– tà del basso ventre. • li basso ventre impedisce all'uomo di credersi un dio• :\nnota\'::\ Federico Niettsche in uno dei ~uoi aforismi. Notiamo di passaggio che da questo modo di sentire, più o meno presente in lutti noi, anche quando rimane al– lo stato di pen.-,icri taciuti, salta fuori una strana uguaglianza alla rovescia, una eg,,.:mglianza nera, sporca di melma e di escrementi. C'era scritto su muro di un gabinetto. Saran potenti papi e re ma a c... fan tutti con me. L'umorismo accoglie a braccia aper– te questi pensieri latenti e pennette ]a loro libera espressione. 11 segreto de] succCS$-.Jdi tante battute o barzellette sta proprio qui; lo scoppio di ilarità e di b1. 1 on umore che essi provocano, proviene dalla sorpresa di ritrovare improvvisamente in queste satire scur– rili certe idee fisse che giacciono in noi e non si possono esprimere ragionevol– mente in altro modo. Questa impossibilità di esprimere ra– gionevolmente tali idee ci porterà a scoprire quel •qualcosa» che acco– muna religione e volgarità e mi ha spmto a scrivcrt: questo ragionamento che a molti sembrerà strano. Ma pro• cediamo con ordine, poichè ci siam

RkJQdWJsaXNoZXIy