Volontà - anno XIX- n.10 - ottobre 1966

RAGIONAMENTO INTORNO ALLA RELIGIONE E ALLA VOLGARITA' L 'ARGOMENTO che io voglio trat– tare prende l'avvio da un cu– rioso l!pisodio accaduto anticamente in una comun'tà di monaci che viveva in preghiera cd in pio raccoglimento. Uno di essi si accorse un giorno di mm poter più pregare pcrchè assalito da immaginazioni poco rispettose nei riguard; di dio e delle sue schiere ce– lesti. Ogniqualvolta volgeva ad es~i il pensiero se li vedeva tutti dinanzi in pose sconvenienti, come dei comuni mort.: i.li intenti a quei bisogni intimi che si compiono in accurata solitudine. Non poteva pensare a dio senza sen– tirlo emettere rutti orrendi ed altri suoni ancor più ignobili; se invocava l'aiu:o di qualche santo questi gli compariva mostrandogli sconce nudità t. se il santo era di sesso femminile k: cose peggioravano ancora. Si confidò angosciato al monaco più vicino e quello all'intendere simili em– pietà ebbe uno scatto d'ira, lo redar– gul aspramente e corse a riferire la cosa ad un allro fratello. La voce si sparse in men che non si dica facendo ribollire di sacro sdegno tutta la pia comunità, fìnchè il padre superiore convocata l'assemblea della confrater– nita decise l'allontanamento dell'infeli– ce monaco. Credettero cli aver chiuso l'incidente e poter tornare tranquilla– mente alle loro preghiere, ma come si accinsero ai celesti colloqui le imma– gini scandalose che l'incauto fratello aveva confessato affluirono anche nel– le loro menti, rendendo in tal modo impossibile ogni pratica pia. Con più cercavano <li reprimere le indegne fan- tasie, con più esse insorgevano con rrf'potenza, quasi come un'ossessione, finchè dopo essersi lungamente con– sultati fra loro si recarono tutti dal p,idre superiore per una confessione collettiva. Senonchè il buon uomo do– po che li ebbe ascoltati confidò can– didamente ad essi tutti che lui pure si sentiva sconvolto dagli stessi pecca– minosi pensieri. Essendo impossibile con1inuare le preghiere in quelle con– dizioni, dichiarava sciolta la comunità l.o slrano episodio, vero oppure no, ha l'inestimabile pregio di mettere in rapporto, anzi in contatto diretto, due sentimenti che sembrerebbero assai di– versi: la religione e la volgarità. La piccola stori::i. parrebbe celebrare la vittoria della volgarità sulla rcligio– r!e, ma le serti si possono rovesciare a piacimento finchè non ci si accorge che le due cose non si possono più se– parare <' di lmvarsi in presenza di un tutto unico, come due corpi in lotta che formano un solo groviglio. Religione e volgarità sono infatti due r:cntrari eh~ compongQno la stessa for– ma mentale, due amanti che si respin– g,mo e sì cercano al tempo stesso. C'è qualcosa che li stringe insieme e li rende indissolubili. Questo qualcosa ci sembra di averlo scoperto e vorremmo indicarlo ai nostri lettori che han la pazienza di seguirmi su questi piccoli sentieri selvaggi del nostro pensiero. Innant:i tutto dobbiamo sfort:arci di ccnsidcrarc separatamente le due cose e a qu,:sto punto dobbiamo osservare 1!11agrossa sperequazione fra i due ar- 573

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