Volontà - anno XIX- n.10 - ottobre 1966

Afferma il pedagogista L:unberto Borghi: « La conquista del sentimento dell'importanza dell"educazione e della cultura è paralleln. a quella della cosc:enza del \·alore e della dignilà del lavoro e dei diritti della classe lavoratrite » (16). E difatti la filosofia popolare di Proudhon è tutt\mo <'011 la sua lotta per l'eguaglianza economica. Dal riconoscimento <lei valore del lavoro parte l'esigenza della cultura popolare, la quale necessariamente si basa sull'esperienza, mentre la divisio– r"1e di e:,perir11za (pratica) e co11osccnza andava bene (ed era tipica) di una socicth strut\urata in cnste. con rigida e clommatica divisione tra lavoro rn :1.nu: 1. 1 c e i11tellet111alc. Su questo concetlo cli <.·onosrenz,'l collegata a pratica ed esperienza poggiano alcuni fondamenti della pedagogia moderna; si eonfronlino, ad e– St'lllJio. le teorie pedagogiche cli Dewt-y. In una tale visione appare evidente che non può esservi posto in Prou– dhon per una « fio:osofìa per la filosofia». Quindi Proudhon come critica l'arle per !"arte e J"arnore per ramore, critica il concetto sC'hellinghiano: « Die Philosophie ist nut um ihrer selbst willen » (17). FABRIZIA RAMONDINO (16) Lambc1·10 Bor1;hi, Educazione e ll'llupi,o Sociale (Nuova IC11lia) (17) • La fll060rla esiste per la rtlMona "· Methode dt-s .Jkàdcmischcn Studiu), Opere. I cdi:r.ione . S72 « Quanclo una persona ml dice che un morto è resuscitato, lo su– bito considero dentro di mc, se sia più prObablle che questa persona mi inganni o sia ingannata, o che il ratto che riferisce sia realmente accaduto. Io peso un miracolo con l'altl'°'- é, secondo la superiorità che vi trovo, ml decido a respingere Il mJracolo più grosso. Soltanto nel caso che la falsità rlella testimonianza ml sembri più miracolosa del mJracolo che afferma; soltanto allora, e non mal prima, essa potrà pretendere di imporsi alla mia credenza od opinione•· (I-IUME, Ricerche s11ll'i111clktlo bmallO, pag. 119-120, Bari, 1927)

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