Volontà - anno XIX- n.8-9 - agosto-settembre 1966

Anarchici e letteratura A ll'inch~csta sulle prospettive dcll'a– narch1smo, nel nostro come negli al tri paesi del mondo, che ha impegnato cVo– lon1à., per alcuni numeri, Je risposte che ~ano siate date, spesso con dolli-ina, scm. prc con passione, sono apparse vi1.ia1c nel contenuto, fortemente p~ssimisla, da un presupposto numcrico-quamirntivo. e: un pò il segno dei IC mpi, dominali dalle scicn✓C c::.:altc, eh..: inducono a dare più riliC\'O alla quanti la eh! alla qualità; an_ che pcrchè della •Qualità•, nella crisi dei \'alari in :lito, non è facili! fornire un giu– dizio, mancando qudsiasi metro di misu– ra che, , icc\'crsa, ne: rnppor1i numerici è costante e accessibile. Qu:mtità, numero, c 1 ur;quc; e, in più, b moda invrils;1, (di cui lutti siamo vit– time) di racchiudere in una etichetta (po. li1ica. rcligiosa,culturale) la sempre più complCS.!,a realtà umana, i11modo cb pos. sedere, sia pure roa:..mc.nte, un;l bussola, uno strumento orit·nl..:tÌ\'O e diftercnzia– lore: cattolico: democristiano, contadino, scuola. elementare, O1•pure an1iclcr'icale, socialisrn, operaio, scuola profossionalc, oppure, agnostico, am,rchico, artigiano, autodidatta, e così via E' cvidi..:nlè che st: il giudizio su un mo– vimen1O politico dipende sia dal rnpporto numerico che dall'adesione form:1le ad una ceria etichetta, l'anarchia è in decli– no; il raffronto fr.i qu.dlo che era il mo– vimento anarchico ieri, una for1.a sinda– cale temibile, una ideologia approfondita, una dite cli politici di elevarn st:itura (da Enrico Malatesta a C.,millo Bcrncri) e quello che oggi è, ~,rroc.cato in poche iso– le, con scnn,a influen7.a sulla realtà polL tica, ideologica e sociale del paese, s1,ac– cato da un sallv gc-ncrazionale (,·cechi e gìo\·ani), come nessun altro movimento in Italia, e, all'mtcrno dei due gruppi ge• nerazionali, ullcriori tratture, a \alanga, ebbene, è un raff101110 che, coi criteri di giudizio oggi in uso, non ha bi-:ogno cli commento. Eppure, se ~i rifiutanù i criteri numeri– ci-quantitativi cli giudizio, l'idea anarchi– ca, se non il mo\ imenio, è in c1·es.cita. Lo e in negali\'O, non ;ir,cora in positi\·o; in ncgatho, ossia come rifiutc di tutto ciò che e organil'..Lato, irreggimentato, classi– ficato, quan1ifica10; insofkrenta pe1· le j. deologie strumcntalinah' dalle classi di. rigemi oggi al potere, e•.11ancamen1O dal. k: pral ichc della I c1;~ionc. Non è rifiuto che e~prima ancora una allernati\'a: la gente va a \'Otare, frcqucn– la ;.11,cor::1 le chic~c. adempie l'obbligo di le,a, ubbidisce ai ,ondizit>r1a:ncnti ester– ni, sul posto di l.!\Oro e fuori, «eccita i canoni della morale tradizionale (matri– monio monogamico); è un rifiuto che sì esprime come staio di :mimo, non appe. na i condizionamenl; cst,•rni allentano la loro presa ~ chi nl' è assoggettato è SO· lo con se stesso a chlcdcrsL che ~enso hl \Otarc per un partito piuttosto che per un ::1ltro, se tutti quanti l;:,nno a gara per giu. slificare la nostra disistima; che senso ha parlt-cipare a una cerimonia religiosa do– menicale che, tallo J'a1cano ch.'lla litur– gia latina, appare una acccuzaglia di for– mule incomprensibili e fl'motc; che senso ha imbracciare il rr,csd:c11c 91 r.cll'eser– cito che ignora la gt,l'!Ta atomica; chi: <.enso ha ba11cr~i per mutare la proprietà della produzione (d::i prirnla a pubblica, da indi\ idualc- a collcttirn), quando la fob. brica, a chiunQLh.!app;u ll'nga, è cli per si! il forni le dell 'alic.nr ,ionc; che senso ha possedere pili tempo libero se il modo di occuparlo è sempre piu diretto o suggc- 535

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