Volontà - anno XIX- n.8-9 - agosto-settembre 1966

struttura'.e e sono eslremamente aperte alla contingenza della storia. Su questo piano 1 senza chiusure clog1natiche, sadt facile l'incontro, cioè il dia– logo per costniire qualcosa cli cc.nc -reto che sia Yalido per tuui. On,:amen– te alludiamo al dialogo ideologico, umano_ a li,·ello cli base. Certamente oggi esistono i presupposti perd1è- questo tipo di dialogo divenga una realtà concreta e non soltanto perchè ci sono persone predi– sposte ad esso, ma perchè esistono deg!i organismi che agevolano e faci– litano i rapporti fra gli uomini. Vogliamo dirf" tutti quegli organismi eco– nomici e cullurali che avvicinano uomini cli di,·erse tendenze: i congressi scient"ifìci internazionali, la stampa. il turismo. i 1110\'imenti migratcri che, con la conoscenza di usi e costumi diversi. consentono quella integrazione dei popoli tanto necessaria per abbattere le barriere rrnzionali. I mezzi <li trasporto e le telecomunicazioni, permettendo agli uomini un maggiore consumo di <'onoscenza di cultura, di esperienza. hanno contribuito ad e– stendere il progresso seientifìco e tecnologico in zone della terra do,·e prima sarebbe staio inconcepibile. E quindi incremento della civiltà fra gli uo– mini e maggiore possibilità Ji intendersi e collaborare al fìne di rendere sempre pili serena e vitale t·esistenza umana. In questo nuovo clima non hanno più senso i contrasti ideologici, le lolle religiose, le barriere dei pregiudizi sociali e razziaH, i conflitti eco– nomici. Cicè, dovremmo dire, non avrebbero più senso se gli uomini s'in– contrassero con un atleggiamento cli lealtà. di chiarezza. di rispetto reci– proco, di buona volonlù, cli apertura spirituale. Cosa c·he non a\'\'iene per– chè gli istituti sociali sono politicizzati e gli uomini ancora educati al cultq dello stato e delrautorilà. allo spirito classista e da una falsa morale. Ed è a questo punto che sorge la necessità deJropera educati,·a. Abbiamo accennato ai \'ari organismi e-eme luoghi ideali per lo svol– gimento del dialogo, ma non abbiamo aneorn. paria!o del luogo autentico naturale, dove il cValogo può svolgersi veramente in condizioni ideali Es– so (' la scuola, perC'hè la scuola l· sinonimo di dialogo. Il vero educatore. a prescindere dalle atiuali concezioni pedagogir·he che ce lo propongono, ha sempre usato il metodo dialogico con i suoi alunni. Anche nei regimi più au– toritari c'f' sempre qualche isola di libertI\ che t11ttm·ia riesce ad educare. Ma oggi nella soc'.età democratica in cui viviamo, se il dialogo si prospetta anC'he a livello politico- cosa cli cui fondamentalmente dubitiamo - a mag– gior ragione si donh realizzare in pieno nella scuo!a. dO\·e per non ripetere gli errori del passato, occorre educare al rispello degli altri. a:la tolleranza senza ri11t1nciarealle proprie com·inzioni, a:Ja s01idariet3, al C'oraggio per i11- sorgere contro il male, alla lealtà. Questo tipo di scuola, che ilit1slreremo meglio in un prossimo articolo, potrà fornire alla società di domani uomini pred;sposti al dialogo, perchè sarà una scuola di amore e di fratellanza umana. non una scuo 1 a eretta al culto dell'odio e della violenza, come, purtrcppo. la frequentarono le ge– nernzion i passate. PIER.O RIGGIO 518

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