Volontà - anno XIX- n.8-9 - agosto-settembre 1966

za, per (]uan1O violente e sconcc,·tanti possano prescnlarsi al nostro pensiero e alla dinamica dei nostri s~nt:menti, rappresentino sempre un danno maLerialc o morale per la società. Simno del tulio certi che la psiche umana può regger~ a i-ivolu.-.ioni « cc pcrnicane » ancora più profonde o più e~tese; e la conquista della luna sembra presentarsi come una di tali rivoluzioni. O almeno presentar– si come un simbolo ammonitore, nel senso che il su(I spavcnloso :l~pctto ci faccia pensare seriamente a tutta la ricchezza umana e naturale del nostro pia– neta, chis:;à fino a quandc posto sotto la diabolica tutela del potere politico•mi· lì tare. La '.una 11011 dorme più ... Ebbene, sia la benvenuta. Accettiamo pure il suo mondo co,ne ur.'eredità inquietante e gravida d'incagnite L'anima umana è una sin1csi di paure e di audacie, di ('!ltusiasmi e di scoraggianìenli; ma è pur sem– pre aiutata dal tempo, l'unico e il vero «galantuomo» di tull<.1 l'esistrmza. S.:!il mond,J è triste, lo e quasi sempre per colpa dei suoi abitanl!, siano es– si dominatori o dominati. E spesso viene reso tale anche quando, e sia pure in bunna fede, credono di sublimarlo o di renderlo accctt<.~bile al nostro spirito e ai nostri bisogni; come, inutilmente, si sforzano di fare le religioni o le ideo– logie po!it!che. La luna potn~bl)e anche avere un sorriso di «vendetta» cioè contemplare una terra intcra1110.nte clistrulla prima di sentire la dura ca1e-na del piede uma• no. Per conto nostro, però non vogliamo crederlo. Sia perchè il nostro pur ab– bondante pes~imis.11iJ 1On ha mai avuto lo scopo unico di ndtristare il mondo, e <;i<1 perchè non si ueda che l'anarchismo abbia la pretes,\ di predire il futuro studiando le linee della mano del principio cl'autorilà. Basta valersi delle pes– sime, ma, in fondo, salutari lezioni della stessa storia. 470 MARIO DAL MOLIN "SE GU UOMINI USASSEltO DEl,LA LOUO ltAGJONE, NON \'I SAUEUUtJ DISPOTISJIO; E I TJUSTl CHE USURPANO U, NOME Dl JIINl• STIU DI DIO, SUDEIUJUJrnno SUL UANICO DEU~A \'ANGA SENZA PESAllt~ SULLA MI– SEIUA DEI, l'ltOSSUIO" C.ARIBALDI

RkJQdWJsaXNoZXIy