Volontà - anno XIX- n.8-9 - agosto-settembre 1966

LA LUNA E L'UOMO L A LUNA rappresenta pure un simbolo per il pensiero umano. Galileo, che per primo ne intravvide il \'Cro volto, era certo ben lontano dal pensar.;! che dopo tre !,e.colie mezzo la pallida e tra□quilla Selene sarebbe stata brusca– m('ntc svegliata da un tiro concentrato di ra;,,zi terrestri M;:1tra il gros!'.olano cannocchiale dd grande Pisano e le perfezionate macchine fotogr.:ifiche che 5i sono po..,atc sul ~uolo lunare, è sempre continua la parentela e il carattere del puro spirito scientifico. Jl male gravissimo, e che fu tale in ogni epoca, è cht. la scicnt.:a non sia capace di ~attrarsi alla nefasta volontà della potenza politi– co-milit3r.::. D'al1ronde è perlomeno ingenuo pensare ad una sc:icnza indipenden– te da un qualsiasi principio d'autorit?t, quando questo è posto come base fonda– meritale cd insradicabile della società. II costo degli esperimenti scientifici, in quanto puramente rivolti a tale se~ po, non si può deprecarlo come un inutile spreco di ricchczz(• o di denaro. E' invece il costo enorme della parassitocrazia, unito al costo altrettanto enorme delle sue azioni che tendono continuamente a rafforzare la sua volontà di potenza, che non è mai .ibbastanza deprecato. U.l luna, dunque, si è destata. La smorfia sorridentL' delle -.uc macchie im– mutabili ha q11alcosa d'insoli1O, un non so che di attes:, stupd.itta ed inquieta, come per l'appressarsi di un pc, icolo indefinito. L3 sua òifc,;;a cosmica sta per cedere: i paurosi 'iilcnzi dei !'iUOi mari pietrificati, le orride occhioic dei crateri ccl i profili fanta ..tici e spcllrali delle sue catene montuo~e; l'imif.ibile e mistc– rio<;a prc~cnza del suo volto oppo,;;to; le sue ombre pri\"C di ::itmosfera che dan– no un senso di panico e di crudezza indcfinJbilc; le pianure laviche e magnesia– che che riflettono la luce sok1re com-.::una lama tagliente e inc:,orabile; tutto il 'illO aspelto immutabile, agli antipodi di ogni vita; tutti i suoi enigmi arcaici e il suo mutismo che non ha nome, stanno per essere rimossi e sconvolti da un'incipiente civiltà nucleare: prima eco umana che vibrerà nelle solitudini co– ~michc, che !;i dilaterà negli spa.ti senza confini. La luna teme e sorride ad un tempo. P1·csagiscc che i suoi influssi e la sua magia non verranno del tutto debellati dalla pressione del piede umano. L'uo– mo la raggiungerà e violerà la sua primordiale solitudine: è una prossima realtà, un..1 non lontana villoria. Ma non vi sono ,·int1 eh~ alla fine non sia– no riuc;citi ad imporre qualcosa del 1010 spirito alla strapotenza dei vincitori: ogni villoria perla nel suo seno una particolare e segreta sconfitta. E' una cu– riosa e pro[onda legge della !:ltoria, forse di tutto il cosmo, benigna e malefica ad un tempo. La luna sarà vinta e vittoriosa nello stcss<i gioco già iniziato dalle masse umane. Queste cominciano ad avere qualche vantaggio: Selene, per i1 momento, può contrapporre solo una sorta di flusso sibillino, uno stato di pro- 468

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