Volontà - anno XIX- n.6 - giugno 1966

chiamavano diretlamente in causa la politica governativa ed eravamo curiosi di vedere quale accoglienza Milano operaia gli riservava; se lo avessero salutato i fischi della rabbia o gli applausi di una nuova illu– sione. Nè l'una cosa nè l'altra: la manifestazione si è svolta nella più gelida indifferenza. ll concentrmnento nella piazza - si noti bene - di tutte le federazioni socialiste dell'alta Italia, gremiva a malapena gli spalti del ,nonw11ento a Vittorino due, ai fianchi del quale s'innalza– va la tribuna tra una selva di bandiere rosse. La piazza era semideserla, con i soliti curiosi ed i soliti passanti. Quando Nenni incominciò a parlare erano le sei della sera e il sole mandava i suoi ultimi bagliori. - E' il sole dell'avvenire che sta tramontando - disse qualcuno e wl altro di rùnando: - Quello è già tramontato da un pezzo. Le sue parole erano stanche e strascinate, come di chi parla senza convinzione; invano si attese l'impennata del veterano delle piazze, il ruggito del vecchio leone; il discorso cadeva scialbo, parola per parola, sulla piccola folla indifferente. Parole da capo ufficio ai suoi funzionari per spiegare cose di ordinaria amministrazione. Gli applausi d'obbligo contrassegnavano debolmente il suo dire e si perdevano nel cielo tra le rondini che volteggiavano scherzosamente. Ci siamo allontanati dal– la piazza con la stessa tristezza di chi si allontana dall'obitorio dopo aver riconosciuto un cadavere. In quella fredda manifestazione aveva– mo visto infatti il cadavere del socialismo. E non fu una ùnpressione fallace. Poichè la vita del socialismo è nella lotta e nelle aspirazioni delle masse popolari e, mai, come in questa occasione, il socialismo italiano si è dimostrato lontano ed estra– neo ad esse. E proprio in una occasione - il rilancio del socialismo in Italia - in cui dovrebbe in primo luogo ritrovare il contatto e la fidu– cia di queste masse. Se il socialismo italiano non fosse completamente imbalsamato nel sarcofago parlamentare e ministeriale, non si lascerebbe sfuggire la splendida occasione di legare al suo rilancio l'azione e le speranze proletarie. Soltanto u.n. socialisnw imbalsamalo non può vedere le più gros– se questioni popolari la cui soluzione, purchè lo si voglia, può essere inserita in urta operazione di riaggiornamento politico. Non finiamo di meravigliarci come il nostro socialismo non chieda ai gruppi dirigenr 322

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