Volontà - anno XIX- n.4 - aprile 1966

copia delJa copia, al Corano: «Creò l'uomo da un grumo di sangue .... (Corano, pag. 13, Firenze, l 943). Io sono per porre sulla terra un mio vicario .. (pag. 93). E chi desidera una religione diversa dall'Islam, Dio non gliela accetterà, e nell'altro mondo sarà tra i perdenti (pag. 120). Gesù disse: o figli d'Israele, io sono invialo a voi da Dio per con– fermare il Pentateuco venuto prima di me e per annunciare un inviato che verrà dopo di me, il suo 1tpme sarà Ah,ned ... (pag. 123). Quello che è più grave è la forzatura religiosa, biblica e coranica, a far considerare sacra la città di Gerusalemme ai Mao1netlani e agli Ebrei: secondo una vecchia tradizione Maometto volò dal Santuario della Mecca al tempio di Gerusalemme e qui sotto trovò la freccia in– dicante la vita dell'inferno e del paradiso, che egli visitò con biglietto di andata e ritorno. Quella lotta che tuttora si sostiene da Ebrei e Ara– bi ha pure un incoraggiamento da Maloc. RECEl\lSIOl\ll DINA BERTONI IOVINE STORIA DELL'EDUCAZIO• NE POPOJ,ARE IN ITAJ,IA (Laterza, Bari, 1965, L. 900). Il libro ha avuto un così largo e meri– tato successo che una sua recensione og– gi si deve ritenere utile non tanto per ag– giungere elogio ad elogi, ma per offrire occasione, a chi non l'avesse ancora let– to, di cercarlo e di leggerlo. Invero se sul– la scuola popolare in Italia non mancava– no lavori a carattere regionale, mancava una storia; e la Bertoni lovine ha riempi– to un vuoto e indicato una strada, per l'approfondimento di questo problema, fa– cendo una proficua consultazione delle L. E fonti, particolarmente preziosa per coloro che vivono nella scuola, e che debbono andare a fondo della realtà in cui vivono, e di cui mollO spesso non hanno una visione critica. E da questo intento il pregio della in– formazione copiosa, direttamente riscon– trata, puntuale ed esauriente e che parte da molto lontano; dalla Kiforma, dall'Il– luminismo per giungere alla Rivoluzione francese e alle conseguenze che se ne ebbero in Italia, per l'organizzazione sco– lastica, con « li piano Generale per la P. I.• presentato da Lorenzo Mascheroni nel 1797, il piano di Giuseppe Bonaparte del 1806, e la legge costitutiva della istru– zione primaria del Mural del 1810e la no– mina di quella commissione di cui fece parte il Cuoco. Ma per essere la progetta– zione scolastica non l'espressione delle forze operanti nel paese ma piuttosto una situazione teorica legata al paternalismo « l'educazione ispirata dall'lllum..LnJsmo sta• tale - giustamente dice la Bertoni lavine 249

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