Volontà - anno XIX- n.4 - aprile 1966

(continua dal numero 3) Inchiesta ull'anarchismo Da una conversazione registrata C.: - Rispondendo ai compagni per quanto riguarda l'anarchismo, che sia mor– to, io non sono plen.'..lmentc d'accordo. Pcrchè l'anarchismo è vitalità, è lotta che si mcmifesta ogni giorno in quei compagni, eh~ pur1roppo noi non cono– sciamo, che combattono nelle officine, che combattono negli uffici, che si trovano nelle discussioni sulle piazze. Quei compagni sconosciuti che allacciano il di– scorso della vita attuale ragionando delle varie cose: della società, dello stato, del militarismo, della chiesa. Ragionando nel ç.ampo della chiesa, diciamo che oggi ha una forza veramente ampia e cerca di riunire a sè ogni giovane, con ogni mezzo. Qui vengono i discorsi pii1 disparati, le polemiche più accese; i compagni fanno sentire in sè quella forza di vivere, quella virnlità di demolire la piovra che ogni giorno ci invade. Per qu.into riguarda il militarismo abbiamo avuto di rccenle dei casi di O· biezioni di coscienza, ed essi dimostrano che veramente è necessario rifiutarsi, che veramente è necessario demolire questo peso che da secoli incombe sulle noslre spalle, demolirlo con ogni mezzo. con la parola, con l'esempio, col rifiuto. Per quanto riguardo le rivendicazioni sociali abbiamo visto che i giovani lottano nelle officine ... D.: - Io seguo le domande per avere unn guida nella chiacchi?rnta. Dirci che l'anarchismo ha perduto tanta influenza nel movimento operaio, perchè il mo– vimento operaio attualmente non esiste. E' da decenni che il movimento ope– raio non esiste come presenza, come in1elligenz3 collettiva, come prospettiva av• veniristica. legala alla coscienza operr.ia e all'interesse degli operai. Pcrchè il movimento operaio se esistesse come intelligenza collettiva, come for-.ta sociale, si porrebbe, come si è sempre posto, come antitzsi alb società capitalistica, di carattere prcv~lcntcmente privatistico o prevalentemente statnlc, e a tutto il suo appara1O repressivo. Attualmente un tale movimento non esiste, si è pcrdulo allraverso le bu– fere di qucslo mezzo secolo. Se c5is1csc;e, se avesse avuto il suo sviluppo storico in questi SO anni, esso avrebbe la sua forma anarchica, perchè io l'anarchismo non lo considero una voce di gruppi o di cenacoli politici, ma un'espression~ storica connaturata alla ribellione delle masse, malun,ta nei contrasti vivi della società. Quando questi si esprimono, ne scaturiscono le btanze e le espressioni anarchiche che dovrebbero parlare alle estreme conseguenze e risolu1.ioni lali contrasti. Ma attualmente questi conlr:-tsti sociali non esislono, la questione so– ciale è rimasta soffocata, sprofondata in quelli che sono i gr~ndi poleri, i loro problemi e le loro prospettive cli sviluppo e di espan'-ionc universale. 203

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