Volontà - anno XIX- n.4 - aprile 1966

Allo1·a sposati; Io vc<lP Ma qu;-dc vita vuoi comunicare?! Nell'ultimo con– cordato, che hai stipulato col go\'cmo ungherese, salta subito agli occhi la spro– por,ione di trallamento tra il basso e l'alto clero. on rcaliz1i l'uguaglianza nem– meno in mezzo ai tuoi; e vorresti ora arricchire gli estranei?! Ti <.ci cambiato con l'ultimo concilio? E come ,;;i giustifica allora la politica conservatrice dei caltolici con la dot– trina cris1iana e col programma ~ocirlle !:>VCntobto,già prima della guerra '15-'18 con colori, si.! non rossi, certo sociali<,tcggianti? li poli1ico pili spregiudicato, Fe– derico Il di Prussia, scrisse un libro intitolato Anti-Machlavelll. Mcschin~ poi sono quelle m:rnovre d'ipocrisia della sinistra cattolica che si metlc a criticare il partito cattolico e a richiamarlo all'attuazione delle promesse riforme, oppure si sostiene nella réclame polilica che lo spirito riformistico dei partiti estremisti sia ~~senza del cristianesimo e che sia. dovere dei cattolici sot• trarre alrini,iativa altrui l'a11uazione di programmi non autentici. Ti resta da attribuirti soltanto l:l do11rina eliocentrica. S1 dice che il cri&tianesimo si:i un socialismo volontario: è questo infatti, fin quando però è ancora una mis!:>ionenelle c2tacombe; ma conquistati il pOtC!– rc e la maggioranza proprio coi socialisti, ha il dovere di rispettare la legge del– l'onore, di im,taurare il suo programmtt del 1943 che includeva. tra l'altro, an– che la riforma industriale, la partecipazione agli utili della fobbric::1 e - questo è programma cli venti seccli da - la riforma agraria, la spartizione, in primo luo~o. delle terre della chiesa, patrimonium paupen.1111, e, in secondo ]uogo, di quelle degli enti pubblici e dl!i latifondisti.. Ma le riforme rimarranno purtroppo flatus vocis, pcrchè, dato lo sviamento ideologico, in I Lalia può vincere o una po1cnza straniera, la Russia, o continua– re la classe r;!azionaria: non c'è per ora la possibilità di una apertura onesta. Nella chiesa di S. Pietro a Roma, do\'e si tro\'a la statua del primo apostolo e pap:i, c'è un piede della stessa che è stato troppo consumato dai baci di milio– ni cli romani e di romei: <;!,bene, siamo certi che molti hanno chi:sto e chiedono con quei baci non un miracolo divino ma una grazia sociale. Sono stati inganna– ti piì.1gli Italiani dalla chiesa che non gli Ebrei dal loro Moloc, ostina~o a non mandare sulla terra il messia. Molti vogliono un dio di giustizia e non di solo amore o perdono, perchè corru.: dio di solo amor;! o perdono è divenuto sempre uno strumento di disa~ mo cidco. Hanno capito che il perdono senza corrispondcnL.a è come la libertà scn,a. uguaglianza. Nelb canL.onc fu in,ocato ,.un angioletto nero» sul quadro, tra le Yaric canLonaturc conciliari non sarebbe stonato questo altro schema, per ri. mpirt.· la croce e darle un ..,enso. « Pluttoslo che dlrendcrc dohbi:Jmo creare,. L'l M immia di D:irwin s::>g:n::w.1 l'uomo, l'ucmo di Fi.:uerbach sogna dio. E lu hai creato ::i.bbastanza, c;,iandio la parola creare: nella bibbia si legge barah, cl-e i Greci {.mestamente tndus•;:ro cp:>icsen= formò, ordinò e solo tu trnduce– <,ti crcn.vll. ll!ONi\ROO EBOLI 202

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