Volontà - anno XIX- n.3 - marzo 1966

A tal proposito ci sembrn utile separare l'oro puro dal vile metal– lo, la genuina ge11erosità del popolo dai calcolnti interessi ecclesiastici e governativi, clte l'hanno sollecitata con tanto clamore. E' noto come il recente concilio ecumenico abbia mutato indirizzo al sopravvento del cattolicesimo nel mondo; es~o dovrebbe ora com,– piersi non più sulla via della guerra alle altre religioni e co11fessioni, 111a sulla via de/l'alleanza con esse. fil questo passaggio dalla guerra af_ la coesistenza pacifica con tulle le chiese del mondo - che dovrebbe arrivare all'assorbimento delle co11fessioni più vicine come l'ortodossa e l'anglicana, - il caflolicesimo come Chiesa più potente e organizza– ta avrebbe senz'altro il primato e la rappresentanza degli interessi re– ligiosi 11elmondo. Molli passi di considerevole portata sono stati falli su questa stra– da, passi che hatmo recentemente portato il pontefice anche in India. Quale occasione più favorevole di questa circostanza tragica per por– tare avanti l'avvicinamento con le chiese orientali? L'aiuto gen.erosa– mellle pagato dal popolo italiano porta la firma del pontefice che l,a aperto la sottoscrizione con un discorso di incitamento alla carità e al– l'wnore cristilmo per i sofferenti dell'India. E porta anche la firma del capo dello Stato che norlJ è certamente priva di significato politico quando si pensa alle pressioni in atto per smuovere verso occidente la posizione equidistante che l'India mantiene fra i due blocchi. La diplomazia americana, non educata alla scuola della. riservatez– za gesuitica, non si è fatta scrupolo di manifestare apertamente losco– po dei suoi ai11ti.Per bocca del vice presidente Hwnphrey ha semplice.. wente proposto il baratto degli aiuti per la carestia in cambio dell'ap– poggio alla guerra americana nel Viet-Nam. Essendo nota la fedele ri– spondenza del governo italia110alla politica della Casa Bianca, si pos– sono facilmente i11tuirele non pronunciate intenzioni di questa campa– gna della carità per l'India. Non è per sminuire il senlimeuto generoso di tanti italiani che ab– biamo citato i torbidi interessi che l'ltamw suscitato ed organizzato, 130

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