Volontà - anno XIX- n.2 - febbraio 1966

dclii di screditare gli argomenti dei scssualisti sotlolineando come « sia difficile non sospettare nel fautore della libertà sessuale un forte elemen– to personale, e particolarmente una reazione contro certe inibizioni e mi– stificazioni che lo hanno fatto soffri– re ». Può darsi benissimo che aJcuni o molti fautori della libertà sessuale si siano oricn tal i \lerso que!!ite idee libertarie in conseguenza d'una espe– rienza particolarmente penosa della repressione e delle sue manifestazioni sociali. Ma ciò nulla toglie alla validi– tà della loro rivolta: al contrario. Forse che la ri\lolta del proletariato industriale ollocentesco contro le o– diose forme cli sfruttamento e di op– pressione create dal capitalismo era in\lalidata e.lai fatto che i proletari sof– frivano p:1rticolarmentc per tali for– me e ponevano nella lolla « un forte ek:mcnto pcrsonalt: .,,,? Nvn mi pare. JJ proletariato, al contrario, colse megli0 qtianto c'era di vero nella critica ri– voluzionaria dell'economia capitalista r,ropr;._. })l.'r.:hc di que\l'ecoriomia vi– veva e soffriva quotidianamente i dan– ni e le umili:uioni. E 'l'lo stc<iso mo– do, si può dire che una maggiore sof– ferenza per Ja repressione sessuale di cui Baldclli è più o meno volontario paladino può ser\lire a far meglio sen– tire tutta l'ingiustizia e la morbosità del sistema, ad aguzzare lo spirito cri– tico, a raffo,-zare la volontà di lolla. li disadatlamcnto è condizioni; neccs• saria, anche se non sufficiente. d'ogni autentica vocazione rivoluzionaria. Mollo più sereno mi è par:-o il di– scorso di Mario Dal Molin nel suo in- lervento « Sc~sualità e intelligenza• (Volontà, agosto-settembre 1965). Egli h<'! mostrato anzitutto di saper apprez. zare l'importanza della questione ses– suale quando ha scritto che « è da de– plorare l'interessato disinteresse verso le profondità più significative dei pro– blemi sessuali» e che « è probabile che la rivoluzione sessuale sia per Ja razza umana grandemente più decisi– va delle interminabili rivoluzioni ar– mate•· E lo ringrazio vivamente del– le parole di riconoscimento che ha a– vuto per l'opera di W. Reich e per la mia personale. Tuttavia, anche in lui mi è sembra– to di cogliere un insufficiente appro– fondimento delle fondamentali impo– stazioni critiche deJle teorie scssua– liste. Così. per esempio, quando scrive che « la volontà di potenza può rapire un individuo anche se ha piena soddisfa– zione sessuale» e si richiama per que– sta affermazione alle teorie di Adler. egli mostra di trascurare del tuno i fondamenti stessi della critica sessua– lista a tali teorie. Come ho già accen– nalo più volte in questo scrillo, la concezione scssualista è basata su di una costante verifica delle ipotl.!si psi– cologiche con le osser\lazioni antropo– logiche e sociologiche. Ora, l'appunto che essa muove all'adlerismo, come del resto al frcudismo e alla maggior parte dei sis,tcmi psicologici tradizio– nali, è di trarre arbitrarie generaliz– zazioni da osservazioni condotte su in– dividui della nostra società, o spesso 'ìU indi\lidui gravemente nevrotici. Lo adlcrismo è particolarmente \liziato da questa limitatezza d'impostazione. Es– sendosi trovato ad osservare e analiz- 107

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