Volontà - anno XIX- n.2 - febbraio 1966

ra una vol1a, ha ben poco a che fare: « Se avete una figliola tenera ancora - scrive per esempio Baldelli - e vi arriva un tizio qualunque che per ma– nia o per ghiribi;,.zo ve la prende e ve la stupra, gli direte forse in nome della libertà che buon pro gli faccia e che, contenta lei, la fanciulla, contenti tut– ti? •. Con ..-argomenti• come questi, ge– nerazioni di reazionari hanno combat– tuto l'anarchismo. L'autorità dello Stato, la polizia, le galere - essi di– cono - sono necessarie perchè, altri– menti, i delinquenti vesserebbero a piacere i cittadini onesti e la società cadrebbe presto in preda al caos. E a questi ..-argomenti• generazioni di anarchici hanno opposto che la stessa delinquenza, come ogni altra manife– stazione antisociale e come il morbo– ~o bisogno d'autorità dei benpensan– ti, era solo il frutto di un'educazione e di un'organizzazione sociale morbo– sa e IOS!'.,iCa. L'irrazionalità dcli' argomento di Baldelli emerge del resto da una sua semplice attenta lettura. Egli ipotizza prima, per rendere più • inconfutabi– le• il suo ragionamento, che il « ti– zio qualunque• (forse che un uomo, per rar l'amore con le nostre figliole, dev'essere di sangue blu?) «stupri» la ragazza, e poi soggiunge: ..-Forse che, contenta lei, la ragazza, contenti tutti?• Ora, se una ragazza è «stupra– ta», evidentemente non è «contenta» dell'amplesso, e se è contenta dell'am– plesso, c\•idcntemente non è stuprata e nessuno ha il clirillo di interloquire. Ma Balclclli, per rar quadrare il suo ragionamento squinternato, deve far– la stuprata e contenta al tempo stes- 106 so. E ciò pcrchè, per una certa men– talità possessiva tipica di molti uo– mini che si dicono e si credono libcr- 1ari, ogni uomo che faccia l'amore con le loro figlie senza il preliminare be– neplacito genitoriale e magari la be– nedizione di Santa Romana Chiesa, è un ..-tizio qualunque• che «gliele pren– de e gliele stupra». Ma proprio que– sto incredibile risvolto tirannico e o– scuran1ista in uomini sotto altri a– spetti progressisti mostra come il pregiudizio sessuofobico sia l'ultimo a cadere, come esso sia davvero la ra– dice più profonda della pianta auto– ritaria e come sia importante il con– tributo dato alla chiarificazione ideo– logica delle forte rivoluzionarie ctalla critica sessualista, che questo nucleo nutoritaris1ico (così spesso e così be– ne celato dietro le più audaci dichia– razioni rivoluzionarie in altri campi) ha messo in luce. Così, il fatto che - come dice Baldelli - nessuno dei maestri dell'anarchismo (e, quanto a qu:!SI<'. ncrr,ur(· d';!I socialismo ma, - xista e non marxista) si sia eccessi– vamente preoccupato di questioni ses– suali non viene giudicato dai scssua– listi come una dimostrazione della lo– ro maggiore •maturità• critica cd e– mozionale, ma, al contrario, della loro immaturità: un'immalurità senza dub– bio comprensibile dati i condizion::i.– mcnti educativi e culturali in cui si formarono cd operarono, ma cionon• pertanto una immaturità che può in parte spiegare il fallimento di tante loro iniziative, analisi e profezie, ba– sate sulla quasi sistematica ignoran– za o trascuranz3 dei fallori psicologici individuali e cli gruppo. Tnfine. è ingenua la pretesa di Bai-

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