Volontà - anno XIX- n.2 - febbraio 1966

Nella fusione delle due società troviamo una concentrazione del potere economico che rafforza le sue prospettive di dominio e di e– spansione; ma troviamo hl tempo stesso che tale rafforzamento si compie con danno immediato ai lavoratori delle due aziende che ve– dono ridotti i Joro quadri organici e rincrudita la già dura discipli– na sui tempi di lavoro. Non è forse questo il quadro di tutta la situa– zione italiana? La congiuntura economica non è infatti crisi ma svi– luppo del capitalismo dato da un processo di concentrazione del1a ric– chezza e del potere economico con relativa selezione concorrenziale che porta all'eleminazione delle imprese più deboli a favore delle più forti. La crisi, semmai è dei proletari che si vedono aprire sotto i pie– di il baratro della disoccupazione mentre il tallone dello sfruttamen– to preme su di essi con forza maggiore. La vicenda della fusione delle due società riproduce quindi in più ristretti limiti il quadro sociale del capitalismo produttore di rièchez– za e di miseria al tempo stesso: più ricchezza per i proprietari e più miseria per j proletari. Si dirà che in compenso l'altra unificazione, quella socialista, dovrebbe risollevare le sorti dei lavoratori, compor– tando una maggiore presenza degli stessi neJlo stato. Un forte partito socialista aJ governo significherebbe una forte presenza dei lavoratori nello stato. Ma il partito, alla direzione dello stato, ci entra lui, i lavo– ratori neJlo stato ci rimangono come i prigionieri nel carcere che ane– la:ìO alla libertà più che al miglioramento del regime carcerario. Ma non hanno nè l'una cosa nè l'altra, perchè da oramai mezzo secolo i partiti socialisti e comunisti hanno in ogni parte del mondo raggiunto la gestione del potere in esclusiva o con alleanze di vario genere; nes– suna di queste gestioni ha però realizzato il socialismo e nemmeno migliorato le condjzioni degli oppressi. Se miglioramenti ci sono stati questi son dovuti ad altre cause e prime fra tutte le rivoluzioni e le battaglie sociali che han scosso dalle fondamenta la società moderna. La normale amministra,ione del potere anche a nome dei lavoratori, non porta ad essi che sconfitte e delusioni, perchè è sempre volta a rinsaldare il dominio di classe dove già esiste e ricrearlo dove è stato distrutto da una precedente rivoluzione. Continuando l'esperienza storica del socialismo autoritario i no– stri due partiti si apprestano a suggellare la ritrovata unità con la be– nedizione papale e gJi osanna della borghesia che vedono nel nuovo 66

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