Volontà - anno XIX- n.2 - febbraio 1966

da lui scelto che. deve dargli un nome e una caratteristica di classe e di precisi interessi da difendere nell'ambito del consorzio sociale. Ciò che servi" a quali!icnc le categorie umane è solo una variante da ricer· carsi entro gli spazi regionali dell'intelligenza. E non è neppure il grado di cultura che accomuni e faccia considerare le persone nell'ambito di questa gerarchia di civiltà; è proprio e solo l'intelligen– za aperta alla comprensione del senso poetico della vita, volta all'amore. L'umanità intera nello spazio, potrà, solo così, essere organizzata per legge naturale e in senso universale perchè l'intelligenza non ha confini. Essa è aper– ta a chi le va incontro in purità e lascia prevedere o anche solo ~perare che., nel tempo, questi spazi impalpabili regionali si confondano in un solo, stermi• nato, campo di fratern!!JiJ.llà _________________ _ ,::;-via giusta pc;;..rivare a questa meta non può essere la violenza, la co"';;~ quista che si esalta sopra un mucchio di morti da calpestare: si potrebbe anzi affermare che la grande impre~a di rinnovamento sociale, sarebbe già felice• mente avviata dal semplice cambiamento della mentalità di chi guida. Figuriamoci per ipotesi che tutti i popoli si risveglino un giorno con la sor– presa di trovare i rispet1ivi capi, i loro uomini di governo, con una caratteristi ca mentale del tutto cambiata. Ecco, alle camere, ai ministeri, alla presidenza delle repubbliche non si ve– dono più personalità ciel monào politico perchè esse sono state sostituite da altri uomini scelti nell'ambito del mondo sociologico e scientifico; di uomini cioè che non hanno ragione di preoccuparsi di interessi nazionali da difendere in contrasto con nessuno, ma sono solo solleciti del bene di ciascuno in una col– lettività universale. Proprio questo, io penso, sarebbe il primo traguardo da realizzare per ave– re innanzi a noi la strada aperta all'azione successiva da perseguire con fede, con tenacia, e con spirito fraterno per tutti. Quando mi indugio a guardare con occhio sereno le due forme di socialità da .:ontrapporre nei rapporti umani, non mi restano dubbi sulla giusta scelta del cammino lunghissimo verso l'amore. AURl!LlO ANGELI D.llla ,;;tam9a internadonale :1pprcndiarno - nel momento in cui la rivista è irnpaginnta - <.hc è morto, a Parigi, il grande 4'HOCato HENRY TORllS, che :nolti anarchici. ,_on pi~ giovani, riconi:lno cor.1e t..no dei difensori più generosi <li tanti nostd crm pagoi. Ci ripromelli.:imo dì pubblicare, nel numero prossimo, un breve scritto di J. Grt1.1thicr,nonr-hl· un branJ di André Sauger che ricordano HENRY TORRES, avvoc~to esimio cd abile, ma :.inche, e soprattutto, uomo nel significato più rompleto dell:i nt:rola (n.<l.r,). 100

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