Volontà - anno XIX- n.2 - febbraio 1966

\Olla dcll'.inJrchismo non sì può esaurire in se stessa, altrimenli dobbiamo consi– derare annrchici tllll! coloro che lotlano per k!. Drupria C'-dusiva J:bertà, anche se si chiamano Franco o Stalin! L'anarchismo poslub il superair.ento di se stesso come polemica politica e storica per porsi a! livello della saggezza e cioè della ve1·ità di tutti e di nessuno, madre e figlia di se ,;tessa. Esso è problematici– smo morale da un lato, morale vissuta <laJl'altro. L'oggetto della sua grande fede è l'uomo. E qui è riposto il suo valore me– tastorico, fon1c e vetta della sua metalì– <;ica. S'intenda bene che l'anarchismo prc– st·inde senz'altro dalla rcali1.zabilità certa <lcll'an:\rchia. cio~ dello stato di fatto di società costituita da uomini veramente liberi e vincolati solo da impegni di CO· scienza e non di sudditanza e coazione. :rnchc se vi ten(lc naturalmente. L'onesto non fa dipendere la propria onestà dalla possibilità cena che tutti un giorno siano onesti. E' onesto e b:1sta. Come chi ha cinquant' anni e r:on può averne di meno o di più. s~cvro da ogni atlcggiamento di pole– mica, di contingenza e di superficie e tla ogni conseguenza Neudo-puritana e co– munque nullistica (nel doppio senso di icc,noclc1stia amorale assoluta e di asten– sionismo çolitico assoluto!), l'anarchismo ~ l'unico vero movimento di spiriti nella storia d('ll'um<mità che pone l'uomo solo (ma non solitario!) da,anti !'!Ila propria cosc.ienza e fuori e contro ogni circuito al!toritario che ne auenta l'integrità e l'.iulonomia. L'istanza morale è avvertita da tutti i \'eri maestri dell'arr.achismo (anche da quegli indivic'uali:>ti 2ssoluti adoratori del– la libt:rtà morale), come il fulcro impren– ._,_,imlibile <kll'anarchicità. Ma ciò che è iJ·,tuizionc poco più che empirica (quasi 88 che si tema di essere assimilati ai teologi, ::iffront::mdo di petto e in fondo il pro– hk:ma morale!). tenc'c a diventare giust:– fic:izione razionale e scienza nel saggio <(Pcrchè non si può non essere anarchici• che lo scrivente intende dare alle stampe, Ncll:1 ncgazioue polemica dell'anarchi– smo c'è.: tul In la dcr.vncia dei nemici sc– C'l•lari del re-clek.re :110 e tutla l'afferma– zione del prot~gonist~. della civiltà. L'anar– chismo è '>Ì un momento polemico dell'u• mancsimo in cui necessariamente s'inal– vea, ma .si sostituisce a questo stesso qunndo vuole: esprimere l'uomo in rivol– ta ( e in m.:1c;a) col pass3to e col presen– te, con i n•ili, le convenzioni, le menzç,– ~n<·, i pregiuC::izi, i privilegi, tutto quanto insommn lo mulila e lo m<1s<:hera, lo S\•ia !:\\ suo natt:rule destino. L':miver!'.olità dell'rmarch1smo è provata cl;ii fallo ,:hc esso si ritrova sotto nomi e \'esti div<.rse. Tutte le discipline di ri– C\~rca più o rr:eno scientifica, che hanno ,ttir.cm.a con l'uomc, come entità e come 1,nità, sono .iltrcttante <(vie• che condL– c-c,r,0 ,illa s!..:ssa fin::dità dell'anarchismo: !'nomo ~nnn di mente e di corpo, l'uomo ;,~drone rii sè, l'uomo dotato di equilibrio interiore e n pace di specchiarsi nel suo !'imiie. Non 1mport.'.'I se ciò si trovò m,1 cristi1me<;imo, ai:;siemc ad :altro (!), se og– gi si riscontra in un certo qual modo nC'\!'esistcnzi<dismo, o se si riflette nel ga– binetto dello spcci:'\lista e nello studin c!elln psican?.lista. E merito di certo an3rchismo moderno, di quello che r:on disdegna la dura prova dcl!a saggezza, e pertanto di quello au– tentico, di avere colto lo spirito di sin– tesi di tutto ciò e di averlo proiettato ncll'ind~finito futnro come la lenza di un'immensa canna da pesca al di là del– l'orizzonte . L'anarchismo risponde anzitutto alla legge naturo.lç di tu1te le cose: divenire se

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