Volontà - anno XIX- n.2 - febbraio 1966

stesse, rcalinare il proprio destino natu- cioè simbioticamente, ovvero secondo un raie, essere _sestesse. Se la linea evolutiva vero e proprio metabolismo di ricambio 0iologica dell'uomo ha un deslino (che con l'esterno a cui necessariamente dà non è fato!), questo è ,ertamente di rea- e da cui necessariamente riceve, si deduce lizzarc l'umanità. E che altro può essere che essa non va distrutta, ma allargata questa se non la superiorità dell'intelletto fino ad abbracciare i propri simili via via sui regni int-criori? Realizwre l'umanità fino alla natura multiforme lulta, alla ma– \'UOl dire re:.Jizzare ciò che fa dell'uomo nient direi (ma è esagerato) francescam1. nn Uuomo, che non è un minerale, nè U· Ecco la dimc-nsionc mistica, pur discostan– na pianta, n.:!una bestia, pur assommando dosi mollo Ja quella artificiosa ed ipocri• le leggi di quelle nature. Ma ciò vuole ta delle religioni coslituite. Non l'egoismo anche dire che non vi è una sola « natu- in sè va impu:ato, ma la sua grettezza, il ra "'• ma una natura per ogni cosa e che suo essere grer.L.o. la sua insufficienza, il quella umana non può somigliare a nes· suo infantilismo animale. <a;n'altra, s1perando ogni altra. E poichè ciò che muove, in ultima i- L'opporsi alla forza costituitasi in di- stanza, è il :·en1i111en10, l'e~ica, per essere ritto non è un accidente storico, è piut- spontanea cd operante, cioè una sintesi testo un'occasione storica che ci riporta trilogica di i~tinto, di volontà e di bontà, ~l destino ed alla missione dell'uomo. Ec- ovvero di coincidenza di piacere e di <lo– co la radice ontologica e teleologica del- \·cre, di appclizione individuale (egoismo) l'anarchismo, Solo nella realizzazione del- con la necessarietà soci.' .l.le (altruismo), l'umnr,ità, cioè della qualità umana, c'è l'etica, dicevo, si risolve necessariamente il superamento dell'animalità e delle sue in estetica, in poesia dell'az.ionc, soddi- espressioni nella storia, quali appunto sfacendo ançhe l'assclutista della libertà, quelle della forza elevata e diritto di au- con la differenza che questo viene a tro- :orità. varsi in una posizione morale non attra- L'anarchismo, da formula politica (o verso u:1 irr r,cgno mornlc (problema che antipolitica) diventa ricerca e coltivazione lui non ncct.lta), ma attraverso quello dell'uomo, da distruttore per odio del della libertà-per-la-libertà. E qui l'anarchi- male, si fa costruttore per amore del be- <.mo si .fa prag111atis1110morale e sì colora ne: rivalorizza l'esistenza, l'uomo, la fidu- di romanticismo. eia nell'uomo, la speranza nell'avvenire, li livello morale rn cui si crede di ave· b. coscienza come guida e giudice, l'amo- re superato il do 11t cles è quello in cui re del prossimo come mezzo e fine della l'assirr.ilazionc del nostro prossimo ci Ja vita sociale. Sf'ntire quest'ultimo come parte di noi L'anarchismo è naturalismo umano. Es- si·essi. per c.ui dando ad altri, noi diamo so infatti non presuppone nulla che non a noi stessi. E' impossibile dare senza Ti· sb d'accordo con la natura. Esso risolve ceverc. Non v'è nulla di gr~tllito nel man- l'istanza morale nel pieno rispetto del- do della cautéllità - e del re~to, non bi• l'cgo1smo! Che cos'è l'egoismo se non un sogna di1mr,11care che l'uomo, a seconda circuito centripeto del potenziale bioener- dei pericoli che minacciane la sua ,,oJon- getico dell'individuo? Ebbene, che sarebbe tà inconscia di conservazione, può ripe1·• se si distruggesse tale centro dinamico (·0rrere in un istante a ritroso la faticosa dell'esistenza? Se si aggiunge che tale sfe- sirada della suhlimaionc ego-energetica rn non vive d.-1sè, ma anche di ambiente, :ier ritrovars, solo con la sua anima ani- 89

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