Volontà - anno XIX- n.2 - febbraio 1966

che il mariuolo è diventato un normale. Siamo tutti disonesti. Santità, ossequio totale alla vedtà totale. Può la DC intavolare un discorso che, se non finisce e non con– clude, riesce almeno rumoroso per far sapere che il ricco può essere borghese, ma il più ricco è il Vaticano?! Non c'è solo il pericolo di per– dere il dialogo e di convertirsi alla dottrina opposta, c'è anche l'altro pericolo di venire a sapere che prìncipi e marchesi, ruderi della no– stra storia patria, si nascondono negli alti impieghi delle banche e ne– gli uffici finanziari del Vaticano: «Sono secoli che ca,nminiamo in,sie– me, prestandoci mutuo ausilio, anche se talvolta agitati da mutuo contrasto, ma entrambi guidati, sebbene distintamente, da una mede– sima idea, da una medesima sorte: quella romana. Così abbiamo in– sieme vissuto, lavorato, costruito, lottato, sofferto e sperato, per tan– ti secoli». Quante cose dice il papa di aver fatto in venti secoli assie– me coi patrizi romani, ma nasconde quanti sono, tra quelli, gli assi– stenti al soglio pontificio incaricati di giocare in borsa! Al dialogo si oppone la sacra questione economica. Quasi tutti i papi degli ultimi tempi sono stati rampolli di prìncipi e marchesi, uno solo è stato fi– glio di cafoni e lo stanno contraddicendo. Santità, ossequio totale al– la verità totale. Un laureato in lettere, che insegna nella scuola media, si vede nel– l'elenco degli impiegati di gruppo B, e un prete, che nella stessa scuo– la insegna materia oppiacea, si trova invece nel gruppo A. Al dialogo si oppo□e, questa volta, il privilegio. I posti nella scuola media inferiore e superiore sono occupati per une metà da professori di ruolo e per l'altra metà da quelli fuori ruo– lo: i posti non vengono messi tutti a concorso perchè il governo deve giocare sotto le elezioni e così si vede un pretume, che è vissuto di e– lemosina per duemila anni e l'ha insegnata eziandio a tutti gli Italia– ni, fare adesso l'elemosina con leggi speciali a intellettuali che devono anche dubitare di se stessi e della loro preparazione culturale quando, in realtà, si tratta di mossa e pressione elettorale, nella quale l'uomo è considerato un mezzo e non un fine e ]a politica diventa la tomba di ogni moralità. Un professore di lettere che, prima della guerra e durante il fa– scismo - si riconosca questo per onestà - percepiva lo stesso sti– pendio del magistrato, deve sopportare ora di vedersi inferiore a un 72

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