Volontà - anno XVIII - n.10 - ottobre 1965

Pace con rabbia « .•.. Basta un profumo di rosa smarrito in un carcere perchè nel cuore del carcerato urlino tutte le ingiustizie del mondo». HO CI-MINH Q UANDO Colombo e compagni, sbarcando a San Salvador, si av– vicinavano agli indiani, questi si ritiravano - diceva Colombo - per pusillanimità e ci voleva il bello e il buono per convinccrJi nou trattarsi di dèi calati dal cielo, anche se si nascondeva j} fatto che molti compagni di Colombo erano addirittura pezzi di galera. Nel 1930 i Birmani attaccarono gli Inglesi dopo aver bevuto elixir d'in– vincibilità e dopo aver impugnato armi astrologiche. Allora. Adesso, al contrario, gli indiani dell'America centro-meridionale e anche quel– li de!l'Asia sparano sul serio; per giunta i Vietcong avanzano e sot– traggono ai sudvietnamiti armi e mezzi blindati, usano poi gli stessi mezzi per conquistare la città di Song Be e sbalordiscono gli allocchi americani. I sudvietnamiti, a loro volta, a Saigon, si sottraggono aUa coscrizione obbligatoria e alle retate continue usando vesti femminili, sorrisi luminosi e natiche ondulanti. Ebbene, il presidente Johnson, celebrando il ventennale della fon. dazione dell'ONU, osa dichiarare: - Tutte le procedure che potevano condurre a una soluzione paci• fica sono state bloccate dall'intransigenza degli aggressori che disprezzano la opinione e le aspirazioni de1l'umanità -;--. Una sola aspirazione non è stata considerata, l'aspirazione, la dottrina del– l'Asia agli Asiatici. Ricordati del tempo feli.ce passato nella mi– seria. Vantate, voi Americani, la più ampia libertà, anche per gli omosessuali che nel mese di Giugno poterono fare una sfilata davanti alla Casa Bianca per non essere discriminati negli im• pieghi, e poi agli altri la negate. - Così la diplomazia bilaterale non ha potuto dare alcun risultato-. Nemmeno i bombardamenti; figurati se possono riuscire le chiac• chiere! 549

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