Volontà - anno XVIII - n.10 - ottobre 1965

Colon1biono O TTOBRE .. Fen 1 ono le celebrazioni colombiane: ln America ~i festeggia il Columbus' day: in Europa si esaltano con scriui, discorsi, congressi, la figura dd novigatore e la sua imprc-!-.a. Ma (• pur giusto, una buona volta, abbandonare la via trita e ritrita, e con– siderare le cose da un altro punto cli visiti, da quel punto di vista con il quale è doveroso giudicare uomini cd azioni, cioè sotto l'aspetto etico. Nessuno certamente vuole contc'>tarc a Colombo h sovrumana tenacia nel perseguire il suo scopo, la forza d'animo nel sopporiarc fatiche, di!:iagi, avver– silà, il coraggio nell'affrontare i non lievi pericoli della navigazione, l'eccezio– nale abilità di pilota. Ma -.!r:tno queste qualità comuni a tulli i grandi naviga– tori ed esploratori dell'epoca delle scoperte geografiche, cd anche agli uomini che li seguivano nelle loro imprese. Dopo di ciò è necessario mctlcr da parte le infatu::izioni retoriche ddla gran– de maggioranza degli stoi·ici e dei biografi colombiani, e attenerci a quei dati di fotto che possono far luce sul valore etico della persona in causa. Siamo, dunque, alla corte dei re cattolici, i quali si sono, finalmente, decisi a concedere alle insistenze di Colombo le car~vcll<', che dovranno «buscar cl levante por cl poniente»: la prima diflicilissima fase dell'impresa è ormai supe– rata. Immediatamente ColQmbo comincia a contrn.uare 13 ricompensa per le sue ancora if)Otetiche benemerenze, dimostrando, anche a chi non vuol vedere la sua sfrenata ambizione e la sua fame di ricchezza. cLo scopritore sin dal prin– cipio, vi appare [nel memorandum] come don Cristòbal Colòn prima che nes– suno lo abbia autorizzato a chiamarsi così. La prima condi.tione è che le loro Altezze dovevano nominare il detto don Cristòbal Còlòn loro ammiraglio di tutte le isole e continenti che per mano e per abilità sue possano essere scoperti e conquistati nei detti mari oceanici. Colòn stabilisce con b massima precisione i due punti da lui sostenuti relativamente a questa concessione: che essa venga estesa oi suoi eredi in peqJetuo: che le sue precedenze e prerogative siano le stesse di cui gode il grande ommiraglio di Castiglia, don Alonso Enriquez, uno dei più gran signori di Sp~gna, appartenente olla stessa famiglia del re Ferdi– nando. La seconda condizione è di esser nominato vicerè e governatore generale di tutte le isole e della terraforma che s:1ranno scoperte. Stabilito questo Colòn si assicura la decima parte di tu:ti i proventi dei commerci. li documento ter– mina con una clausola secondo la qu:tle Colòn può, se lo desidera, contribuire per un ottavo a tutte le <;pedizioni ,;he saranno invi~tc per quel commercio e quegli affari e ricevrrne un ott,wo ciel profitto» (Salvador dc Madarlaga - Cri· stoforo Colombo - Milano, 1961 - pag. 191). Credo utile far conoscere tale documento, perchè la storia corrente prcscn– la Colombo a turno come uno scienziato, un sognatore, un cavaliere dell'ideale, ment1·c nessun altro navi~atore o scopritore ha mai curato i suoi interessi con tanta preveggenza e con tanto zelo! Anzi, probabilmente, queste sue pretese co- 575

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