Volontà - anno XVIII - n.10 - ottobre 1965

Gli anarchici oggi in Italia<•> Da Bakunina Malatesta N El r.lOR I 27, 28 e 29 maggio u. s., si è tenuto a Bologna un convegno na– z)onalc del Movimento anarchico it.:i.liano. Oltr.:: :1! delegati dclic varie fc. c!erazioni regionali e di numerosi gruppi italiani, erano presenti alla ma- nifestazione i rcscon~-obili delle edizioni libert.:ric, quelli dei periodici anarchici Umanità Nuova, Volontà, Seme Anarchico e Agitazione del Sud, e i dclc~.iti del Movimento !ibertario cubano in esilio, deìla Gioventù libertaria iberica in esi– lio e ck:11;:iFederazione giovanile libertaria internazionale. Il Convegno ha aperto la discussione su alcuni importanti problemi, in vista di un prossimo congresso nazionale, che -;tando alle speranze di numerosi inter– venuti dovrebbe offri1·e al Movimento nuove prospelliv(; di affermazione e cli sviluppo. Invero, i temi affrontati non son..>nuovi. Il primo congresso anarchico italiano del dopoguerra, tenutosi a Carrara nel settembre del 1945, discus'>e e de– finì, con altrettante deliberazioni prese all'umrnimità, i problemi dell'organizza– zione cli una Feder.nione Anarchica Italiana (F.A.l.) allora co.stituita, dei mezzi di propap:andn più .-ispondenti alle esigenze dei tempi nuovi e in linea con i principii anarchici, dell'::tzionc degli anarchi.ci nel movimento operaio e sindaca– le ç diverse altre questioni di vario valore. Senonchè, dall'esame delle delibera• zioni adottate dagli anarchici nei congressi successivi, fino all'ultimo tenutosi a Senigallia nel dicembre del 1962. appare evidente che le decisioni del 1945 furo– no sostanzialmente improduttive per la efficienza organizzativa e propagandisti– ca della F.A.l. Questa improduttività è affermata in primo luogo dallo stato di disagio che $:i è sempre più allargato fra gli anarchici italiani e che è la reale causa cle\l'auuale riunione. Per intendere b questione che è fondamentale per la vita di questo Movi– mento e per la inklligenza della sua funzione nella società attuale, ci sembra necessario u-:i.cciare brevemente un profilo sterico dell'anarchismo nel nostro paese; rh;pondendo in primo luogo agli ìnterrogativi convenzionali che il citta– dino italiano si pone, leggendo di anarchici e di anarchia. L'anarchia è la società senza autorità. Pertanto, l'essenziale di questa dottri– na, nella sua parte negativa, consiste nella di~truzione dell'autorità sotto le sue tre attuali forme: lo stato. cioè la forma politica; il capitalismo, cioè la forma economica; la religione, cioè la forma morale. Comunque, la lotta contro lo sta– to costitutisce lo scopo primo e fondamentale degli anarchici; giacche per essi lo ~tato è il veicolo peculiare della riproduzione delle varie forme d'autorità. Ed essi lo combattono non solo come ente astratto, ma come qualcosa di concreto, come quell'insieme costituito dal governo politico e dai nuclei sociali che deci- Per gentile concessione dc L'Astrolabio, riproduciamo questo interessante saggio del compagno Gino Cerrito. Lo scritto è stato pubblicato nei numeri 12 e 13 (1·15 e 16-31 luglio 1965). 559

RkJQdWJsaXNoZXIy