Volontà - anno XVIII - n.6 - giugno 1965

e repressiva che dcll'inibi7.ione automatica degli impulsi al piacere e alla UbeT– t~ è la lnstauralrlce immancabile. La rifoTma dell'educazione, e dell'educazione sesstrnle in parlicolarc, la libcrnzlone dell('I sviluppo emozionale ed espcrenzlale del bambino e del giovane ap1>aiono in questa luce come Il compito fondamen– tale di un'autentica rivolmJ.onc sociale ( 16). Solo dall'assolvimento di questo compito è l.-!gittimo :11tendcrc la soluzione del problema dell'alienazione e della s-11a '\lessa sintomatologh economica. In qual misura infatti, l'avidità proprie– taria, il mito della ricchezza e del « tenor di vita"· l'ossessione produttivistica, la mistica lavorativa, la m;tologia d~i consumi, che - con buona pace del pane– conomismo marxista·_ affliggono in misura sostanzialmente uguale tanto i Pae– si ad economia capitalistica, quanto quelli ad economia collettivistica (pag. 224), ,;;ono ascrivibili ad una regrc~sione della •libido,. a fasi pre-genitali (di avidita orale, introiettiva, o cli ritentivit:ì anale, possessiva), che ancora una volta è stata ed è provocata dalla repressione sessuale? Che anche questa fe– nomenologia economica dell':tlicnazione sia dovuta in larga misura alla rcpres– skmc è, a nostro parere, dimostrato dall'antropologia e dalla storia: dall'antro– pnlogia, quando ci rh'ela che (anche ad un livello tecnologico e con strutture economiche molto simili) due popolazioni primitive dell'Oc\!ania, i Samoani i Manus, che avevano diverse mQrali sessuali (permissiva gli uni, repressiva gli altri) presentavano anche un opposti) atteggiamento verso i fatti economici: la– borioso ma rion iper-produttivistico, 1 primi (anche recentemente un documen– t.:lrio di Sabei sulla Polinesia ci ha rivelato l'ammirevole tradizione polinesiana di pescare quanto occorre alla comunità per nutrirsi adeguatamente, • ma non di piu ,., per nqn arricchirsi); domin:.Hi dalla possessività, dall'avidità proprie– taria e dall'esibizionismo della ricchezza, i secondi. « Dalla storia, quando, atlraverso le opere del Webcr, del Fromm e del Las– swel, ci rivela che lo sviluppo del moderno c.lpitalismo, con i suoi orribili fe– nomeni di sfruttamento dei popoli coloniali e della natura è coinciso con la diaspora mondiale dei calvinisti e delle :litro scrtc- più rigoriste e più puritane del cristianesimo riformato~- Fin qui De Marchi. Per ragioni di spazio, mi avvio alla conclusione con alcune considerazioni dcllale dal desiderio di agire per vivere la libertà che desideriamo e predichia– mo. Le societ:ì cristiane hanno l:l religione e la proprietà privata, un elevato livello tecnologico, però le nevrosi caratterizzate dal senso di solitudine, di inu– tilità, dal bisogno di miti religiosi, politici o spor1ivi sono causate dall'astinenza sessuale pre-matrimoniale (cioè mancanza dell'atto sessuale completo e natu– rJle, frequente e piacevole) nlla quale è condannata la popolazione e dalla fe– deltà coniugale (monogamia e monoandria). L<::società marxiste non hanno la reli~ione e la proprietà privata, hanno un elevato li\'ello tec'1ologico però hanno (16) Il neretto è mio. 367

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