Volontà - anno XVIII - n.6 - giugno 1965

INVITO ALLA DISCUSSIONE Anarchismo vecchio e nuovo L A PUBBLICAZIONE dell'ultimo libro di Luigi De Marchi - Repressione sessuale e oppressione sociale (I) -- e l'articolo di A. Demma su Armand (2) ci hanno suggerito delle considerazioni che rit~ng-o pos.sano essere discusse su Volontà. Tratteremo prima di Dc Marchi e poi di Oemma pcrchè, attraverso le idee del Df" M:\rchi, potremo rettificare alcune esagerazioni di Demma. 11 discorso critico e programmatico del volume è sintetizzato da queste parole d<'l De Marchi nell'ultima pagina del libro 0): « E' un discorso che riprende idealmente quello dell'anarchismo, ma rinno– vandolo totalmente nei contenuti e nei metodi... verchè con la concezione ses• sualista della storia e della società il pensiero libertario si emancipa dagli infantilismi ingenui e schematici di una epoca pre-psicologica ai quali, anche peggio del marxismo, è rimasto inchiodato per oltre un secolo ed acquista uno strumento teorico e critico di ampiezza e profondità molto maggiori di quello marxista-leninista e, quindi, la c~pacità di dimostrare la fondamentale validità della propria orig"inaria e coerenlc posizione antlautoritaria, sia di spiegarsi i motivi dei fallimenti storici alfruj e, ciò che più importa, dei propri» (4). Il libro è una critica esauriente e scientificamente valida dell'auLOritarismo marxista e 1,;rìstiano, cioè del mondo occidentale e orientale, allraverso la teoria scssualista di \V. Reich. Maria Luisa Berncri scrive: « L'importanza delle teorie del dr. Rcich è enorme ... Per gli anarchici, sarà familiare la sua fondamentale fiducia nella natura umana, nella completa liber– tà dall'autorità della fam!glia, della Chiesa e dallo Stato: ma gii arg°omenti scientifici presentati ad appoggio di questa fede, formeranno un'indispensabile aggiunta alle loro conoscenze teoriche» (5). Ecco come fvl.L Berneri, già dal IQ49, ave\'U sottolineato !'importanza di Reich e delle teorie sessunliste. Dopo la letLura del libro abbiamo scoperto un'identità di vedute tra De Marchi e il pensiero anarchico (quello di M. L. Bcrnui, di .4rmand, · degli anarchici che non ignorano Freud, Reich, Elwin, M;1linowski, tra De M;1rchi t: lo scrivc:itr,). Perciò crediamo ulile parlare di quest0 librQ ::tnchc per continnare un nos1ro discorso inizidto su questa stessa rivista (6). E' un dialogo che vorremmo stabilire tra i lettori di «Volontà». (!) Editore Sugar, Milano. pagg. 309, I. 1500. (2) In Volontà, marzo 1965. pag. 156. (31 Op. cit. pag. 309. (41 Il ncreoo t: mio. (5) In Volontà, ottobre 1949. p.ig . 212 (6) Cfr. Volontà, novembre 1963. pa.i:. 665; aprile 19M. pag. 237; febbraio 1965. p.'.lg, 115 361

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