Volontà - anno XVIII - n.6 - giugno 1965

e per la profondità continuano a dare la slcssa risposta di Callicle e di Niet• zsche? Certamente, no. Vi sono altri che dicono: « Quello che vi è di pili profondo nei viventi, è l'amore del piacere». Per semplicità dì esposizione, senza preoccuparci dei minuti ragguagli e senza stabilire la classificazione secondo l'epoca e sccon. do l'ordine, chiameremo nietzscheismo. l'individualb,mo della volontà di po– tenza (perchè Nietzsche è stato l'espo– nente massimo di coloro che hanno preso questo partito), e chiameremo epicureismo: l'individualismo dell'amo– re del piacere (perchè Epicuro fu il più celebre fra i fautori di questa ten– denza). Coloro che han detto « Voglio esse– sere un uomo» e che cercano quanto vi è di più particolare all'uomo, quello che vi è di più nobile nell'uomo, an– ch'essi si dividono in due tendenze. Vi sono quelli che vogliono che in es– si domini la ragione, e quelli che vo– gliono che sia il cuore. Anche pc1· questa categoria senza preoccuparci delle epoche, e per mag– giore facilità, chiameremo stoici CO· toro che pensano di condursi secondo la propria ragione, e tOl$loianl coloro che pensano cli condursi secondo gli slanci del proprio cuore. Ecco dunque, almeno come prima approssima;,\iono, qualtro forme ben differenti di individualismo etico, fra le quali troveremo con facilità delle forme intermedie. Possiamo distingue. re: volontà di potenza, volontà di pia. cere, volontà di ragione e volontà di Fra queste qmlltro forme d'indivi– dualismo etico, ne scorgiamo una che Ci sembri assolutamenle superiore al- 360 l'altra? Che ci sembri perfettamente completa J Ne scorgiamo una che ri– sponda interamente ai nostri desideri? Il nietzscheismo, cioè l'individuali– smo della volontà di potenza, almeno a prenderlo grossolanamente, non è in. dividualista che all'inizio. Mi è capi– tato, in qualche passato dibattito, di fronte alla massiccia mala fede che apportano nella discussione anche del. le persone in buona fede, di negare a dei nietzschiani il nome di individuali– sta, perchl• essi negavano a me stesso il titolo conteso. In fondo, c'era un soffio di verità nel bisogno che provavano di rifiutar– mi il titolo del quale essi si gloriava– no e nel bisogno che io stesso prova. vo di escluderli dal circolo individua– lista. Dicevo loro: « Nego il nome d'indi– vidualista a tutti coloro che non rispet– tano tutti gli individui». 1 nietzschiani non li rispettano: il nietzscheìsmo, mo• raie di padrone, ammette necessaria– mente gli schiavi. Lo stesso Nietzsche insolentemente dice: « Per ogni raffor– zamento per ogni elevazione del tipo uomo, è, necessaria una nuova specie di assoggettamento ». E domanda a di. versi: « Sei tu qualcuno che avevi il diritto di sruggire al giogo? Vi sono di quelli che, abbandonando la loro sogge:r.ione , perdono il loro ultimo va. !ore ». TI nietzscheismo che opprime un certo numero d'individui, che non ri• spetta tutti gli individui. in un certo senso rinuncia all'individualismo. l Trad111.lo11e di J. Masciil (conllmrn)

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