Volontà - anno XVIII - n.6 - giugno 1965

Malalcsta e fanno del movimento anar– chico rumeno il movimento più vigoro– so di tutti i Balc~mi. (Per più ampie infonnazioni, si veda il Der Sozialist cli Berlino, 5 Settembre 1896) (6). Poichè è risaputa la cura con la qua– le Max Neltl?u comprovava la sue fon– ti di informazioni, riconosciamo l'esat– tezza dei dati. Aggiungiamo che Z. Ral– li, l'autore dell'opuscolo citato, era lo pseudonimo di Zamfir Arbure, e morì in Bucarest molto vecchio, dopo la pri– ma guerra mondiale. Pubblicò in lingua rumena un libro di memorie conèer– ncnti la sua azione e le sue detenzio– ni in Russia. Di dette memorie si tro– vano degli estratti in traduzioni ingle– si, nel volume dedicato ad Eliseo Re– clus e ad Elia Rc~lus, edito e stampa– to da Joseph Ishill («The Oriole Prcss» - Berkeley Hcights, N. J. 1937). La rivi.sta di fon Nadejde si chia– mava « Contimporanul », e la sua col– lezione fu molto consultata dagli stu– diosi di sociologia. Con un gruppo di intellcuuali socialisti, Nadejde passò (6) In "Anarchia attraverso i tempi• (Ed. Guilda dc Amigos del Libro, Bàrccllonà, 1935, pag. 293), Ncttlau dedica al movimento queste linee: " In Romania, paese dove, prima della guerra russo-turca del 1877, i bulgari, rifugiati in Tur– chia cospirarono lunghi anoi, da do,,e Netchàcff ritornò ~egrctamente in Russia nel 1869, i primi impulsi socialisti e anarchici furono dati da rifugiati rus~i nell'ambiente degli studenti e dei giovani professori. Verso il 1890, I.i propaganda fu rinnovata, questa volta comunista-anàrchica, da studcnli attratti da La Révolte di Parigi e dalle idee di Kropotkin e Gra\'e. Cercò alcune volte, però rare e temporanee, di av\'icinarsi un poco ai contadini e la propaganda restò in un ambiente ristretto di intclleltuali simpàti:nàrlli. p_ Musoiu è da molte tempo il suo principale sostegno. In altri tempi vi fu N. K. Sudzilovski, il dottor Russcl (morto verso il !930 in Cina), Zubku-Kodreanu, Zamfir Arbure (Ralli, del tem. po di Bakunin), Lcvczan, Zosin cd altri"· dopo nelle fìle del partito liberale ru– meno, uno dei più reazionari, malgra– do il suo nome. Le polemiche che Na– dejde cd i suoi «generosi» hanno avu– to con l':i.nardtico Musoiu e col socia– lista C. Dobrogcanu-Chcrca sono state, ciò nonostante, utili per chiarire un po' la confusione che regnava nei di– versi campi " ideologici ». Quando però Max Net tlau dice che « tutta questa letteratura era più o me– no anarchie-a», dobbiamo aggiungere che l'influenza dei rifugiati russi in Ro. mania, verso la fine del secolo XIX, fu alqu.:mto varia. Se c'erano seguaci di Bakunin o Kropotkin, non si può igno– rare l'influenza dei socialisti- rivolu– zionari russi, il cui dottrinario era N. C. Mihailowski. Una delle idee essen– ziali della sua concezione filosofica e sociale era la « legge universale della lotta per l'individualità». Nella rivista « Umanltatca », di Yassy, Alexis Nour cspQSt! questa dottrina (numeli dal!'! al 6, 1920). lo gli dedicai alcune pagine del mio libro « L'umanitarismo e l'In– ternazionale degli intellettuall » (Buca, i·est, 1922). Que:>IO capitolo ampliato, venne pubblicato in francese: « Huma– nitarismc et Individualisme », in un o– puscolo edito da « L'en Dehors » (Or– leans, 1932) e anche in spagnolo, colle– zione dei « Cuadernos de Cultura» (Ma– drid, 1933). Tullo ciò è ormai storia! Gli ultimi cinquant'anni del socialismo autorita– rio culminarono, anche in Romania. col regime comunista totalitario, che soffoca senza pietà ogni voce di liber– tà. Ma in Bulgaria, il paese vicino, i li– bertari - malgrado il loro martirio - sono ancora numerosi e il mondo rim– bomba dei loro gridi di rivolta. EUGEN RELGlS 347

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