Volontà - anno XVIII - n.5 - maggio 1965

felici e non insistevano per entrare. Al– la fine il Barberini non potè nasconde– re l'agonia di zio papa Gabella. Pure il popolo non potè nascondere il suo sfogo e a modo suo, anche se non trop– po bene azzeccato, si sfogò - il popolo, a volte, • eppur si muove. -: Han falto pili danno Urbano e nipoti che vandali e gothi a Roma mia bella - o papa Gabella. Venne eletto Innocenzo X, al secolo Giamb~tttisla Pamfili, detto «monsignor non va,., intransigenle e austero: « E' di statura alla e asciutta, l'occhio pic– colo, i piedi grandi, la barba scarsa, il color del viso quasi grigio-oliva, la W• sta calva»: dunque - conclude il Pa– stor - brutto come Leone X (3). Innocenzo X (1644-1655), cheperipo– stumi della guerra di Caslro dovè ag– gravare il deficit, non si preoccupava troppo: il popolo romano non era quel– lo francese che per un deficit farà la Rivoluzione. Nè il quarantotto del vici– no regno di Naµoli lo impensìeriva as– sai: il contatto non è sempre un con– tagio. C'era anche chi sapeva consigliar– lo: la cognata donna Olimpia era la sua ninfa cgeria dopo essere stata ban. ca di Santo Spirito, dopo averlo aiuta– to con denaro a far carriera. Embè una volta lei aiutò lui e ora lui deve aiutare lei: così suo figlio Camillo vide piove– re sulla testa tante grazie che divenne (3) • Per la ripres:.i. della guerra di Castro, v. Pa. stor. voi. 14. perfino prefetto dei Brevi e della Se– gnatura delle Grazie. Era duca di Castro Ranuccio 11, ti– glio di Odoardo, e vescovo fresco fre– sco era mons. Cristoforo Giarda. li du– ca aveva fallo capire a Innocenzo X di non gradire quel vescovo, ma invano. Ripetè di nuove: questo non và, piglia– telo, - ma con lo stesso risultato. Alla fine il vescovo fu ucciso e si sospettò come mandante Sansone Asmelli e co– me mandatario il francese Godefroi. Tuttavia, su questo motivo di giusti– zia prevalse invece quello di sempre, lo economico: gli onori valgono, gli oneri prevalgono. li duca era cattivo paga– tore e tulli mugugnavano contro il pa– pa: lui è superiore al duca, lui ha per– messo al duca di metLere la banca a Roma, lui è responsabile, lui è questo, lui è quest'altro. Uèt il papa dovè rin– chiudersi in casa e non si fece vedere per le vie di Roma. li 19 luglio 1649 il concistorio seppe dichiarare guerra. Il papa, appena fu elci to, espose il suo programma: Roma allegra e senza soldati, ma « I diplo– matici sì 1'1gnavano della sua tenacia nei negoziati e dell'arte con la quale sapeva nacondere le sue vere intenzio– ni ». Guardati da colui il cui Dio è nei cieli. La ripresa della guerra, questa volta, fu facile: Castro assediata e il 2 Set– tembre si arrese. L'entusiasmo fu tale che vennero distrulli palazzi e chiese e al cielo fu innalzata la colonna che faceva sapere: QUI FU CASTRO .. Il du– ca perse Castro e Ronciglione: se vuoi - diceva il tra1tato - devi pagare pro– fumatamente. E' una parola! Intanto il papa incominciò ad avere disturbi renali e un cappuccino - che lo passino ... - consigliò polvere di vi– pera e oro potabile, ma non se ne fece 295

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